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Eni è un'impresa integrata nel settore dell’energia. Presente in 79 paesi, è impegnata nella ricerca,  produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale, nella petrolchimica e ingegneria e costruzioni in cui vanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello internazionale.


Tutti gli uomini e le donne di eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l'eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all'ambiente e all'integrità.

Visione e strategia di Sostenibilità

Per eni sostenibilità significa un impegno costante per gestire in maniera eccellente la complessità di una grande impresa integrata nell’energia, nella consapevolezza che il modo migliore per creare valore nel tempo per gli azionisti è quello di soddisfare le aspettative e rispettare gli interessi di tutti i nostri interlocutori, integrando obiettivi di business e obiettivi di sostenibilità.


Il modello di eni mette al centro due elementi.


Il primo è valorizzare le persone, garantendo loro salute e sicurezza ovunque lavorino nel mondo e favorendo il loro coinvolgimento. Perseguire il benessere delle persone di eni, infatti, significa saper attrarre e trattenere in azienda coloro che sono dotati delle migliori conoscenze e competenze e alimentare il senso di appartenenza di ciascuno.


Il secondo elemento è costituito dall’innovazione e dalla ricerca – non solo dal punto di vista tecnologico - che sono riconosciute come leve trasversali per migliorare i risultati di eni e assicurare sostenibilità all’attività dell’impresa.


La cultura d’impresa e un sistema di governance eccellenti rappresentano la cornice del modello, che comprende i grandi temi del futuro dell’energia, dalla tutela dell’ambiente al contrasto al cambiamento climatico, all’efficienza energetica.


Un ruolo speciale nel modello è riservato alle relazioni. Avere rapporti improntati alla trasparenza ed essere attori attivi nello sviluppo sociale ed economico dei territori in cui operiamo è inscindibile dal portare avanti con successo le attività, assicurando accordi di lungo periodo con i Governi dei Paesi produttori. Inoltre, definire e raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile insieme agli interlocutori è uno degli elementi che consentono a eni di ridurre i rischi d’impresa e rafforzare la reputazione, aumentando la soddisfazione dei clienti e dei consumatori e l’apprezzamento del mercato.

Eni è stata confermata, per il quinto anno consecutivo, nel primo e più prestigioso indice di borsa di sostenibilità internazionale, il Dow Jones Sustainability World a dimostrazione della natura integrata del business della società e dell'impegno trasversale per uno sviluppo sostenibile.

Eni “abita il mondo”, infatti oltre la metà delle persone di eni svolgono la loro attività all’estero. Quello che eni racconta di se anche attraverso il web è la propensione che le proprie persone hanno a confrontarsi con le diversità che incontrano lavorando in oltre 79 paesi nei cinque continenti.


Eni ha costruito infatti, le proprie attività in contesti ambientali estremi, dai deserti all'Alaska. Ha lavorato in contesti difficili, condividendo con molti Paesi l'esperienza post coloniale e ha sempre lavorato in partnership con i Paesi produttori, fin dai tempi del fondatore Enrico Mattei.


I principali progetti

Fin dalla sua fondazione eni ha avuto quello che oggi si definisce modello di cooperazione e sviluppo fra i suoi principali punti di forza.


Eni infatti partecipa allo sviluppo dei Paesi attraverso lo svolgimento del proprio business,favorendo le politiche sull’occupazione e sull’approvvigionamento locale, la creazione di posti di lavoro, la promozione delle pari opportunità, il trasferimento di know-how tecnologico, lo sviluppo delle competenze e il miglioramento degli standard operativi.


Eni investe in iniziative tese a soddisfare le aspettative degli stakeholder e a migliorare la qualità della vita, sostenendo l’istruzione primaria, la protezione e l’accesso alle risorse e partecipando alla lotta alle grandi malattie, anche attraverso le attività di Eni Foundation. Le iniziative sono condotte attraverso il dialogo e la partnership con gli stakeholder.


In merito alla conciliazione vita privata-vita lavorativa eni ha intrapreso diverse iniziative nell’ambito del progetto welfare avviato nel 2007 per la realizzazione di iniziative volte a migliorare il benessere delle persone, un'esigenza particolarmente sentita nelle grandi città. Famiglia e figli, salute, convenienza e risparmio di tempo sono gli ambiti prioritari di intervento del progetto, individuati anche grazie alle rilevazioni svolte all'interno dell'azienda.


Un'iniziativa di particolare rilevanza è il Nido scuola eni realizzato a San Donato Milanese. Si tratta di un asilo nido e scuola d'infanzia in grado di accogliere circa 140 bambini fino ai 6 anni. L'asilo nido, inaugurato a settembre 2010, è una struttura di eccellenza pedagogica e architettonica, in grado di offrire un importante supporto alle famiglie dei dipendenti di San Donato Milanese.


In Italia e più in particolare nella regione Basilicata, eni ha firmato nel 1998 il primo accordo con contenuti di Sostenibilità fra una società petrolifera e una regione italiana, nell’ambito del quale sono concordate iniziative legate alla salvaguardia dell’ambiente, alla formazione e allo sviluppo attraverso l’innovazione e la ricerca.


Nel 2007, eni ha intrapreso, in collaborazione con il Consorzio di Ricerca  AASTER  e con FEEM, il progetto "Missione di Comunità", attraverso tale strumento eni partecipa attivamente alla creazione di percorsi di sviluppo autonomo e sostenibile nella regione.

Rapporti con gli stakeholder


Eni considera determinante la relazione con i suoi stakeholder e, tra questi, alle Associazioni dei Consumatori attribuisce un ruolo strategico per il loro ruolo attivo e di stimolo continuo al miglioramento. Dall’ascolto delle indicazioni proposte dalle Associazioni sono stati sviluppati progetti sempre più finalizzati alla soddisfazione dei bisogni del consumatore.
Primo importante esempio il Protocollo di Conciliazione sottoscritto da tutte le Associazioni del CNCU. Una sfida che ha richiesto un grosso impiego di risorse, coinvolto oltre 800 tra conciliatori e operatori di sportello delle Associazioni e di Eni, anche applicando il modello di comunicazione d’impresa, aspetto centrale della cultura e della storia di Eni. Il grado di soddisfazione delle Associazioni viene costantemente monitorato con indagini annuali quali/quantitative di Consumers’ Satisfaction, che coinvolgono Presidenti, Segretari nazionali e responsabili regionali,  permettendo di rilevare il livello di soddisfazione e la percezione delle Associazioni  dell’impegno Eni nel consumerismo. Le analisi sui risultati  evidenziano le aree di miglioramento sulle quali mirare gli interventi.


Ultimo tra gli strumenti finalizzati all’ascolto, il tavolo interattivo periodico, focal point per tutte le attività innovative da sviluppare con le Associazioni su tematiche consumeristiche ampie. Un propositivo laboratorio di nuove idee da estendere anche ai rappresentanti territoriali con l’ausilio di workshop, nei quali i responsabili regionali, provinciali e gli operatori delle Associazioni, entrano in relazione diretta con l’azienda. L’impegno per l’innovazione ha prodotto un’area web dedicata ai rappresentanti delle Associazioni con servizi interattivi come i reclami on line e le customer services, o informazione, come la rassegna stampa settimanale sul consumerismo.
 

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