Per aiutare scuole e università a fornire un’istruzione digitale la Commissione Europea ha lanciato “Opening up Education”, iniziativa congiunta patrocinata da Androulla Vassiliou, commissaria per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù e da Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione, responsabile per l’Agenda digitale. Il piano d’azione “Opening up Education” è incentrato su tre aree principali:

  • creare opportunità di innovazione per le organizzazioni, i docenti e i discenti;
  • favorire il ricorso alle risorse educative aperte (REA/ OER), garantendo che il materiale didattico realizzato con finanziamenti pubblici sia accessibile a tutti;
  • migliorare le infrastrutture TIC e la connettività nelle scuole.

Per contribuire all’avvio dell’iniziativa la Commissione ha lanciato anche un nuovo sito web Open Education Europa dove studenti, operatori del settore e istituti di istruzione potranno condividere risorse educative aperte e liberamente utilizzabili. L’istruzione superiore deve far fronte ad una grande sfida digitale: dato che il numero di studenti dell’UE è destinato a crescere in misura considerevole nel prossimo decennio, le università devono necessariamente adeguare a tale situazione i metodi d’insegnamento tradizionali, offrendo una combinazione di corsi face to face ed opportunità di formazione online quali i MOOC (Massive Open Online Courses – corsi online aperti e di massa), che consentano l’accesso all’istruzione in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e mediante qualsiasi dispositivo. Ma molte università non sono pronte per un tale cambiamento. Ancora oggi, inoltre, nell’UE oltre il 60% dei bambini di 9 anni frequenta istituti scolastici non ancora dotati di tecnologia digitale; il 50-80% degli studenti nei paesi UE non utilizza mai libri di testo digitali, software di esercizi, sistemi broadcast/podcast, simulazioni o giochi didattici. La maggior parte degli insegnanti nelle scuole primarie e secondarie non si sente sicura delle proprie competenze digitali né in grado di insegnarle in modo efficace e il 70% di essi auspica una formazione potenziata nell’uso delle TIC. In Lettonia, Lituania e Repubblica ceca gli scolari hanno la maggiore probabilità (oltre il 90%) di disporre di un accesso ad Internet a scuola, il doppio rispetto a Grecia e Croazia (45% circa).
“Il contesto dell’istruzione sta mutando radicalmente, dalla scuola all’università - ha affermato la commissaria Vassiliou - A breve un’istruzione basata sulla tecnologia aperta sarà necessaria e non solo auspicabile, e questo vale per tutte le fasce d’età. Dobbiamo fare di più per garantire che in particolare i giovani siano dotati delle competenze digitali necessarie per il loro futuro. Non è sufficiente capire come utilizzare un’applicazione o programma; abbiamo bisogno di giovani che siano in grado di creare i propri programmi. Opening up Education mira ad aprire le menti a nuove metodologie di apprendimento per far sì che le persone abbiano maggiori possibilità di trovare un impiego, siano più creative, orientate all’innovazione e sviluppino maggiori capacità imprenditoriali”. La vicepresidente Kroes ha aggiunto: “Il mio sogno è avere solo aule digitali entro il 2020. L’istruzione deve rimanere in contatto con la realtà, non può costituire un universo parallelo. I giovani vogliono utilizzare le tecnologie digitali in ogni aspetto della propria vita. Necessitano di competenze digitali per ottenere posti di lavoro. Tutte le nostre scuole e università, non solo alcune di esse, devono rispecchiare questa realtà.”
Le iniziative connesse al piano d’azione “Aprire i sistemi di istruzione” verranno finanziate grazie al sostegno di Erasmus+, il nuovo programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, e Horizon 2020, il nuovo programma quadro di ricerca e innovazione, nonché con i fondi strutturali dell’UE. Il programma Erasmus+ offrirà ad esempio finanziamenti agli erogatori di istruzione per garantire che i modelli imprenditoriali vengano adattati ai cambiamenti tecnologici e per sostenere lo sviluppo della formazione dei docenti mediante corsi online aperti. Tutti i materiali didattici acquistati con il sostegno di Erasmus+ saranno liberamente disponibili al pubblico grazie a licenze aperte.

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