A distanza di quasi tre anni dall’approvazione del brevetto europeo con effetto unitario, finalmente lo scorso  30  settembre la  Commissione  europea  ha dato il via libera all’adesione dell’Italia a tale sistema giuridico.  L’Italia diventa quindi il 26esimo membro dell’Unione Europea a far parte della cooperazione rafforzata in materia brevettuale. Il nostro Paese, insieme a Spagna e Croazia, erano rimasti gli unici Paesi a non aver aderito al sistema del brevetto unitario, adducendo quale base della mancata adesione, il ricorso alla cooperazione rafforzata. Tale procedura decisionale, formalizzata con il Trattato di Amsterdam, prevede il coinvolgimento di almeno 9 stati membri senza che vi sia l’obbligo per gli altri Paesi di aderire.

Dora in poi anche le nostre imprese potranno fruire di uno strumento estremamente importante, quale è il Tribunale internazionale previsto dal pacchetto sul brevetto europeo. Se, ai sensi dell’attuale sistema brevettuale introdotto con la Convenzione di Monaco viene riconosciuto al titolare di un brevetto la facoltà di estendere tale protezione in più Stati membri della UE, con il nuovo brevetto unitario, invece, si avrà un titolo valido in tutti gli Stati membri aderenti, in via automatica e senza necessità di effettuare procedure nei singoli stati membri, con un notevole abbattimento di costi.

Se l’Italia non avesse aderito a tale sistema, le nostre imprese sarebbero dovute ricorrere a un duplice livello di brevettazione, quello nazionale per il territorio italiano e quello unitario per il territorio UE (o meglio dei 25 Paesi aderenti al sistema del brevetto unitario, restandone ancora formalmente fuori la Spagna e la Croazia), con un’inevitabile duplicazione dei costi. Nello stesso tempo, poiché lo strumento del brevetto unitario non sostituisce gli strumenti di tutela già esistenti, ma si affianca ad essi, le nostre imprese intenzionate a limitare la propria protezione solo in riferimento a specifici Paesi UE, ma non a tutti, sarebbero comunque libere di farlo.

Con la creazione di un brevetto unitario, il completamento del sistema di tutela brevettuale unitaria ormai è in fase di avvio e comporterà dei vantaggi per le nostre PMI. Tale strumento, infatti, ridurrà di molto i costi che le aziende devono affrontare per la registrazione di un brevetto. Il brevetto unitario rappresenta, inoltre, uno strumento strategico nella lotta alla contraffazione su scala internazionale e permetterà altresì di attrarre investimenti esteri diretti nel nostro Paese. Ruolo importante riveste anche il Ministero dello Sviluppo Economico che ha destinato più di 390 milioni di euro agli interventi a favore di micro, piccole e medie imprese per l’individuazione di strategie per lo sviluppo di progetti innovativi basati sui brevetti, affidando all’Agenzia INVITALIA il compito di definire e gestire una misura di finanziamento a favore delle PMI per la fornitura di servizi di assistenza tecnica in materia brevettuale, e prevedendo “Premi” per la brevettazione e forme di incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti.

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