La nuova Commissione Europea è al completo: il 10 settembre il neo presidente Jean-Claude Juncker ha annunciato la composizione del nuovo esecutivo europeo, che conta 7 vicepresidenti, di cui il primo viene indicato come “il braccio destro del presidente”: per la prima volta c’è un Commissario specificamente incaricato del programma “legiferare meglio”, che avrà anche il ruolo di custode della Carta dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto in tutte le attività della Commissione. Il nuovo esecutivo presenta diverse novità nella composizione dei portafogli, alcuni dei quali sono stati razionalizzati e riorganizzati. La squadra viene presentata come “solida ed esperta”, dotata di legittimità democratica (un terzo dei componenti ha partecipato alla campagna elettorale nelle ultime europee), con attenzione alla presenza di donne. “Dopo aver vissuto uno dei periodi più impegnativi della sua storia, una delle maggiori sfide dell’Unione europea sarà convincere i cittadini che la situazione cambierà – ha detto Junker durante la presentazione dei nuovi Commissari - Per attuare il cambiamento, la Commissione deve essere aperta alle riforme. L’organizzazione della nuova Commissione europea sarà razionalizzata in modo tale da concentrarsi sulle grandi sfide politiche che l’Europa si trova ad affrontare: reinserire le persone in posti di lavoro dignitosi, stimolare maggiori investimenti, assicurare nuovamente prestiti bancari all’economia reale, creare un mercato digitale connesso, attuare una politica estera credibile e assicurare l’indipendenza dell’Europa in materia di sicurezza energetica”. “In un periodo come questo, senza precedenti, i cittadini europei si aspettano da noi risultati. Dopo anni di difficoltà economiche e di riforme spesso dolorose, i cittadini europei si attendono un’economia funzionante, posti di lavoro duraturi, una maggiore protezione sociale, frontiere più sicure, la sicurezza energetica e opportunità digitali. Presento oggi la squadra che riporterà l’Europa sulla strada verso l’occupazione e la crescita. La configurazione della nuova Commissione europea risponde alla sua funzione. Dobbiamo essere aperti al cambiamento, dobbiamo dimostrare che la Commissione può cambiare.”
I nuovi Commissari Europei.
Il nuovo collegio ha 28 Commissari (compreso Junker): 15 sono del Partito Popolare Europeo, 7 dei Socialisti e Democratici, 5 dei liberaldemocratici dell’ALDE e uno dei conservatori dell’ECR.
I vicepresidenti sono 7, ciascuno dei quali sarà a capo di un project team, cioè una squadra di commissari che seguiranno specifici progetti: l’olandese Frans Timmermans, che è anche il “braccio destro” di Junker, (migliore regolazione, relazioni interistituzionali, legislativo, carta diritti fondamentali), la bulgara Kristalina Georgieva (Bilancio e risorse umane), l’estone Andrus Ansip (Mercato unico digitale), la slovena Alenka Bratušek (Unione dell’energia), il lettone Valdis Dombrovskis (Euro e dialogo sociale), il finlandese Jyrki Katainen (Occupazione, Crescita, Investimenti e Competitività), l’italiana Federica Mogherini, che è anche Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il portafoglio Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI, di cui è responsabile la polacca Elžbieta Bieńkowska, sarà il motore interno dell’economia reale. Il nuovo portafoglio Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, di cui è responsabile il francese Pierre Moscovici, assicurerà che le politiche in materia fiscale e doganale siano parte integrante di un’Unione economica e monetaria approfondita e autentica e contribuiscano al buon funzionamento del quadro complessivo di governance economica dell’UE.
È stato creato un solido portafoglio per i consumatori: la politica per i consumatori non è più disseminata fra diversi portafogli ma occupa un posto di primo piano all’interno del portafoglio della Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere (la ceca Věra Jourová). È stato creato un Commissionario ad hoc per l’immigrazione e gli affari interni, di cui è responsabile il greco Dimitris Avramopoulos, per “dare priorità a una nuova politica sulla migrazione che affronterà con determinazione la migrazione irregolare, rendendo nel contempo l’Europa una destinazione attraente per i migliori talenti”.
Il portafoglio Ambiente e il portafoglio Affari marittimi
e pesca, di cui è responsabile il maltese Karmenu Vella, sono stati combinati per riflettere l’identica logica della crescita “blu” e “verde”: le politiche ambientali e di tutela dell’ambiente marino possono e devono avere un ruolo fondamentale nella creazione di posti di lavoro, nella tutela delle risorse, nell’incentivazione della crescita e nello stimolo degli investimenti. La logica per cui tutela dell’ambiente e competitività europea vadano di pari passi è stata seguita anche nella creazione di un Commissario responsabile delle politiche in materia di clima ed energia, di cui è responsabile lo spagnolo Miguel Arias Cañete: le energie rinnovabili rispondono alla necessità di politiche responsabili verso il clima come pure ad imperativi industriali. Entrambi i portafogli contribuiscono al project team “Unione dell’energia”, coordinato da Alenka Bratušek.
Il portafoglio per la politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento, di cui è responsabile l’austriaco Johannes Hahn, pone l’accento, insieme a un potenziamento della politica di vicinato, sul proseguimento dei negoziati di allargamento, tenendo conto al contempo che nei prossimi 5 anni non vi saranno allargamenti dell’Unione europea.
Il nuovo portafoglio Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali, di cui è responsabile l’inglese Jonathan Hill, riunisce le competenze e le responsabilità esistenti in una nuova direzione generale e garantirà che la Commissione sia attiva e attenta nell’attuare la nuova disciplina di vigilanza e di risoluzione nel settore bancario.
Il Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale è l’irlandese Phil Hogan, la Commissaria per la Concorrenza è la danese Margrethe Vestager, il Commissario all’Economia e società digitale è il tedesco Guenther Oettinger, il Commissario all’Educazione, cultura, giovani e cittadinanza è l’ungherese Tibor Navracsics, la Commissaria all’Occupazione, affari sociali, competenze professionali, mobilità è la belga Marianne Thyssen, il Commissario alla Sanità e sicurezza alimentare è il lituano Vytenis Andriukaitis (Lituania), il Commissario agli Aiuti umanitari e gestione delle crisi è il cipriota Christos Stylianides, il Commissario alla Cooperazione internazionale e sviluppo è il croato Neven Mimica, la Commissario alle Politiche regionali è la rumena Corina Creju, il Commissario alla Ricerca, scienza e innovazione è il portoghese Carlos Moedas, la Commissaria al Com ker, (migliore regolazione, relazioni interistituzionali, legislativo, carta diritti fondamentali), la bulgara Kristalina Georgieva (Bilancio e risorse umane), l’estone Andrus Ansip (Mercato unico digitale), la slovena Alenka Bratušek (Unione dell’energia), il lettone Valdis Dombrovskis (Euro e dialogo sociale), il finlandese Jyrki Katainen (Occupazione, Crescita, Investimenti e Competitività), l’italiana Federica Mogherini, che è anche Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il portafoglio Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI, di cui è responsabile la polacca Elžbieta Bieńkowska, sarà il motore interno dell’economia reale. Il nuovo portafoglio Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, di cui è responsabile il francese Pierre Moscovici, assicurerà che le politiche in materia fiscale e doganale siano parte integrante di un’Unione economica e monetaria approfondita e autentica e contribuiscano al buon funzionamento del quadro complessivo di governance economica dell’UE. È stato creato un solido portafoglio per i consumatori: la politica per i consumatori non è più disseminata fra diversi portafogli ma occupa un posto di primo piano all’interno del portafoglio della Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere (la ceca Věra Jourová).
È stato creato un Commissionario ad hoc per l’immigrazione e gli affari interni, di cui è responsabile il greco Dimitris Avramopoulos, per “dare priorità a una nuova politica sulla migrazione che affronterà con determinazione la migrazione irregolare, rendendo nel contempo l’Europa una destinazione attraente per i migliori talenti”. Il portafoglio Ambiente e il portafoglio Affari marittimi e pesca, di cui è responsabile il maltese Karmenu Vella, sono stati combinati per riflettere l’identica logica della crescita “blu” e “verde”: le politiche ambientali e di tutela dell’ambiente marino possono e devono avere un ruolo fondamentale nella creazione di posti di lavoro, nella tutela delle risorse, nell’incentivazione della crescita e nello stimolo degli investimenti. La logica per cui tutela dell’ambiente e competitività europea vadano di pari passi è stata seguita anche nella creazione di un Commissario responsabile delle politiche in materia di clima ed energia, di cui è responsabile lo spagnolo Miguel Arias Cañete: le energie rinnovabili rispondono alla necessità di politiche responsabili verso il clima come pure ad imperativi industriali. Entrambi i portafogli contribuiscono al project team “Unione dell’energia”, coordinato da Alenka Bratušek. Il portafoglio per la politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento, di cui è responsabile l’austriaco Johannes Hahn, pone l’accento, insieme a un potenziamento della politica di vicinato, sul proseguimento dei negoziati di allargamento, tenendo conto al contempo che nei prossimi 5 anni non vi saranno allargamenti dell’Unione europea. Il nuovo portafoglio Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali, di cui è responsabile l’inglese Jonathan Hill, riunisce le competenze e le responsabilità esistenti in una nuova direzione generale e garantirà che la Commissione sia attiva e attenta nell’attuare la nuova disciplina di vigilanza e di risoluzione nel settore bancario. Il Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale è l’irlandese Phil Hogan, la Commissaria per la Concorrenza è la danese Margrethe Vestager, il Commissario all’Economia e società digitale è il tedesco Guenther Oettinger, il Commissario all’Educazione, cultura, giovani e cittadinanza è l’ungherese Tibor Navracsics, la Commissaria all’Occupazione, affari sociali, competenze professionali, mobilità è la belga Marianne Thyssen, il Commissario alla Sanità e sicurezza alimentare è il lituano Vytenis Andriukaitis (Lituania), il Commissario agli Aiuti umanitari e gestione delle crisi è il cipriota Christos Stylianides, il Commissario alla Cooperazione internazionale e sviluppo è il croato Neven Mimica, la Commissario alle Politiche regionali è la rumena Corina Creju, il Commissario alla Ricerca, scienza e innovazione è il portoghese Carlos Moedas, la Commissaria al Com mercio è la svedese Cecilia Malmstrom, il Commissario ai Trasporti e spazio è lo slovacco Mzros Sefcovic. Dopo la presentazione della squadra guidata da Jean Claude Juncker, per perfezionare la formazione della nuova Commissione europea, è indispensabile l’approvazione del Parlamento Europeo. Tra il 27 settembre e il 7 ottobre i commissari candidati hanno partecipato ad audizioni pubbliche (trasmesse in diretta sul sito del Parlamento) davanti alle commissioni parlamentari competenti: ogni candidato ha risposto a domande che hanno permesso di valutare competenza ed esperienza di ciascuno, in relazione ai compiti assegnati. I risultati delle audizioni sono trasmessi al Presidente del Parlamento europeo ed esaminati dalla Conferenza dei presidenti, composta dal Presidente del Parlamento e dai presidenti di tutti i gruppi politici, e dalla Conferenza dei presidenti delle commissioni parlamentari.

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