dop igpPresentati i dati del rapporto Ismea-Qualivita 2017. Oltre 800 le indicazioni italiane registrate a livello europeo, con una forte presenza del food. In aumento il trend di crescita dell'export

Le Dop e Igp italiane valgono 15 miliardi di euro e rappresentano sempre di più il patrimonio agroalimentare italiano nel mondo. Lo dice il rapporto Ismea-Qualivita 2017, lo studio che analizza i fenomeni socio-economici del comparto Food&Wine italiano. Il primato mondiale del Belpaese riguarda 818 indicazioni geografiche registrate a livello europeo.

Il comparto esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi, con 14,8 miliardi di valore alla produzione e 8,4 miliardi di valore dell'export. Cresce del 6% su base annua il settore, mentre l'aumento dei consumi in Gdo riguarda il 5,6% per il food; per il vino la crescita è dell'1,8%. Anche il trend degli ultimi 10 anni mostra una crescita continua del sistema Dop e Igp, che ha così affermato il proprio peso economico nel paese.

Attualmente il sistema Dop e Igp rappresenta l'11% dell'industria alimentare e il 22% dell'export agroalimentare nazionale. Analizzando la situazione per settore, il food nel 2016 ha contato quasi 84mila operatori, per un valore totale di 6,6 miliardi di euro alla produzione e 13,6 miliardi al consumo, e un forte trend dell'export (+4,4%).

Il comparto Wine vale 8,2 miliardi di euro alla produzione con una crescita del 7,8% e sfiora i 5 miliardi di valore all'export su un totale di 5,6 miliardi del settore. In Italia il sistema delle Dop e Igp si pone sulla base di una rete che, alla fine del 2017, conta 264 consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 10mila interventi annui effettuati dagli organismi di controllo pubblici.

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