E' stato inaugurato oggi, presso il Tribunale civile di Roma, il "Punto informativo sulla conciliazione", uno strumento a disposizione di tutti i cittadini. "Lo scopo di quest'iniziativa è essenzialmente la diffusione della cultura della conciliazione - ha risposto il Presidente del Tribunale di Roma Paolo De Fiore - vogliamo far crescere l'idea nella società civile che spesso rinunciare alla causa fa bene ad entrambe le parti; fare una transazione equa piuttosto che affrontare un procedimento giudiziario lungo, che può portare enormi costi in termini anche di ansie e preoccupazioni, conviene a tutti".

Dunque un cittadino prima di andare dall'avvocato può rivolgersi a questo sportello dove gli saranno date tutte le informazioni sullo strumento della conciliazione. De Fiore ha insistito su un fatto pratico, ma importante: attraverso una procedura conciliativa il creditore può ottenere una parte dell'intero che gli spetta, ma può ottenerlo subito, senza dover aspettare anni e affrontare i costi di una causa. E questo vale anche per chi deve pagare.

Il Presidente De Fiore ha sottolineato che "lo sportello funzionerà soltanto come strumento di informazione sui vantaggi della conciliazione, sulle possibilità che gli utenti hanno di conciliare rivolgendosi agli organismi preposti, secondo le varie specializzazioni, il cui elenco è presso il Ministero della Giustizia. Quindi concretamente i funzionari dell'ufficio, che sono adeguatamente formati, avranno il compito di indirizzare gli utenti interessati alla conciliazione agli organismi preposti".

"Lo sportello avrà un bacino d'utenza vastissimo, visto che fa capo a tutto il Lazio. Il Tribunale civile di Roma vede migliaia di passaggi al giorno, soltanto l'edificio di Viale Giulio Cesare ne vede 10-11mila - ha specificato De Fiore che ha poi assicurato che ogni sei mesi è prevista una relazione per monitorare l'attività dell'ufficio.

 

“La spesa alimentare tra sicurezza, qualità e convenienza”: questo il tema del Premio Vincenzo Dona, Voce dei Consumatori, l’evento organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori che si svolgerà il prossimo 26 novembre a Roma presso il Centro Congressi Montecitorio a partire dalle ore 9.00. Ricco il programma della giornata, che prevede fra gli altri l’intervento del presidente dell’INRAN Carlo Cannella su “Giudizi e pregiudizi alimentari”, la presentazione della ricerca demoscopica “Consumatori a tavola” a cura del presidente IPSOS Nando Pagnoncelli e una tavola rotonda che sarà seguita dalla cerimonia di consegna dei Premi “Vincenzo Dona, Voce dei consumatori 2009”.

Il 70% dei siti web indagati perché vendevano fraudolentemente suonerie, wallpaper e altri servizi di telefonia mobile sono stati corretti o chiusi. E' questo il risultato dell'indagine a tappeto condotta dalla Commissione europea in ambito consumeristico durata 18 mesi cui hanno partecipato 27 Stati membri, la Norvegia e l'Islanda. Dal giugno 2008, quando sono stati effettuati i primi controlli, 301 siti web sono stati indagati dalle autorità nazionali perché sospettati di gravi violazioni della normativa consumeristica UE.

Il 70% dei 301 casi investigati è stato ora risolto. Il 52% (159 siti web) è stato corretto e il 17% (54 siti web) è stato chiuso.

Le tre principali problematiche riscontrate erano: formulazione dei prezzi poco chiara (ad esempio mancavano informazioni o erano incomplete), mancanza di informazioni complete sul commerciante e pubblicità fuorviante, in particolare nei casi in cui si pubblicizzavano le suonerie quali "gratuite" mentre invece il consumatore era poi tenuto a pagare un abbonamento.

In Italia, a febbraio e a maggio, in seguito all'indagine a tappeto le autorità di forza pubblica hanno comminato sanzioni pecuniarie per un valore di circa 2 milioni di euro a 9 grandi società che avevano contravvenuto alla normativa.

"Questa indagine su scala UE costituisce una risposta diretta alle centinaia di reclami provenienti da genitori e consumatori di diversi Stati membri dell'UE - ha dichiarato Meglena Kuneva, Commissaria Ue responsabile per i consumatori - Non è giusto che i giovani siano vittime di pratiche fraudolente come ad esempio le pubblicità ingannevoli che li inducono a sottoscrivere abbonamenti per suonerie che pensavano fossero gratuite. I genitori non dovrebbero trovare brutte sorprese nella bolletta del telefono quando i loro figli, per inavvertenza, si sono impegnati a versare un canone superiore a quello sul quale si erano accordati. In futuro la politica consumeristica dell'UE concentrerà i suoi sforzi su questo tipo di azione repressiva congiunta."

Adiconsum presenterà domani la banca dati “ABC Consumatore” – “Come tutelare i tuoi diritti senza ricorrere ai professionisti”. L’associazione ha infatti raccolto tutta la normativa riguardante i diritti dei consumatori in una banca dati che si potrà consultare gratuitamente via internet, per conoscere – ad esempio – quali sono i propri diritti se si recede da un contratto o se ci si appresta a partire in vacanza. La banca dati è frutto del progetto “ABC Consumatore” realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e sarà presentato domani a Roma alle 11.00 presso la sede nazionale Adiconsum di via Lancisi 25.

Addio vecchia tv analogica. Oggi nel Lazio si spegnerà definitivamente il segnale televisivo analogico. Fino al 30 novembre 4.500.000 cittadini saranno interessati al cambiamento secondo un calendario che divide idealmente la Regione in quattro aree: si parte oggi con Roma, e si conclude lunedì 30 con le isole Pontine. Restano esclusi 18 comuni della provincia di Viterbo, per i quali il passaggio è previsto nel 2012. Per conoscere la data esatta di transizione del proprio comune di residenza, è possibile chiamare il numero verde messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni 800.022.000, oppure consultare il motore di ricerca presente sul sito Internet www.decoder.comunicazioni.it

A passaggio avvenuto, potrebbe essere necessario risintonizzare il proprio ricevitore digitale per tornare a vedere tutti i canali ricevibili.

Sono ancora disponibili i contributi all'acquisto del decoder di tipo interattivo, istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni per agevolare la fascia di popolazione economicamente più debole, per età e reddito. Per usufruire di tale contributo, consistente in uno sconto di 50 euro per l'acquisto di un decoder di tipo interattivo (quello con il bollino blu DGTVi), sarà sufficiente recarsi presso i rivenditori autorizzati che lo applicheranno direttamente ai soggetti che soddisfano tutti i requisiti.

 

L'Osservatorio e-Committee dell'Abi ha rilevato la costante diffusione della moneta elettronica nel nostro Paese. Settantaquattro milioni di carte bancarie - il 10% in più rispetto al 2007 - 1,3 milioni di POS e oltre 43 mila ATM. È quanto emerge dallo studio dell'Osservatorio e-Committee dell'Abi. Ma in Europa c'è chi fa meglio di noi e per questo PagoBANCOMAT sta realizzando una campagna di comunicazione e informazione per spiegare i vantaggi delle carte di pagamento rispetto al contante: sicurezza, comodità e migliore gestione del bilancio familiare.

Sui 74 milioni di carte in circolazione, i Bancomat sono 29 milioni (+5% rispetto al 2007), le carte di credito 33,5 milioni (+10%), le prepagate 4 milioni (+20%) e le revolving 3,6 milioni (-17%). Le carte attive, ossia che hanno effettuato almeno una transazione nel 2008, sono 51,8 milioni pari al 70% di quelle in circolazione: il 90% dei Bancomat, il 52% delle carte di credito, il 51% delle revolving e l'86% delle prepagate.

Nel 2008, le carte usate per fare acquisti (nei 780 mila negozi che accettano il pagamento con carta) e pagamenti sono state quasi 40 milioni per un ammontare complessivo di 122 miliardi di euro e 1,4 miliardi di transazioni su POS. In un anno, ogni carta ha fatto in media 36 pagamenti; in particolare, i Bancomat sono stati usati per lo shopping 34 volte mentre le carte di credito 42. Lo scontrino medio complessivo è stato di 88 euro: la carta di credito è stata usata per transazioni d'importo medio-alto (100 euro), mentre il Bancomat per pagamenti più contenuti (79 euro). Quanto alle prepagate - che ricoprono ancora una parte minoritaria del mercato dei pagamenti su POS, ma con tassi di crescita significativi - il ticket medio è stato di 73 euro.

Cresce vertiginosamente anche in Italia l'e-Committee, ossia il pagamento di bollette, tasse, bonifici, ricariche telefoniche, movimenti ed estratti conto per via telematica. E sono diversi i canali alternativi allo sportello tradizionale: oltre all'Internet banking ci sono il Phone e il Mobile banking. Nel 2008 oltre 14,5 milioni di italiani, ben l'8,6% in più rispetto al 2007, avevano infatti conti correnti abilitati ad almeno uno di questi canali non tradizionali. In pratica, è abilitata quasi la metà dei conti correnti (il 46%) e nel 72% dei casi questi conti sono attivi e utilizzati più di una volta alla settimana. È quanto emerge dal sesto rapporto "La multicanalità delle banche" condotto dall'Osservatorio e-Committee dell'Abi su un campione di 363 banche e presentato a Roma nel corso del convegno Abi "Carte 2009".

Dunque è quasi una famiglia su due, ormai, che si rivolge alla propria banca in modo più facile e veloce grazie a internet, telefono e cellulare. Nel dettaglio sono quasi 13,2 milioni i conti correnti abilitati ad operare online (il 42% del totale dei conti correnti delle famiglie) con un incremento del 7,5% rispetto al 2007.

Questo fa di internet il canale "preferito" dai clienti delle banche italiane, oltre che il più usato con quasi 9 milioni di conti attivi. Ogni conto effettua in media 1,3 accessi a settimana pari circa 71 l'anno (contro i 51 del 2007), con una crescita complessiva del 57%.

La consultazione dell'estratto conto è l'operazione più "cliccata", con una media di quasi tre volte a settimana. Al secondo posto si confermano i bonifici: nel 2008 ne sono stati fatti 42,6 milioni via internet, pari al 30% del totale, per un valore complessivo di oltre 81,3 miliardi di euro. Seguono i pagamenti online con oltre 23,8 milioni di operazioni, le ricariche del cellulare (oltre 15,2 milioni) e le ricariche delle carte prepagate (2,7 milioni).

I conti abilitati al phone banking sono 9,3 milioni, pari al 31% del totale dei conti correnti delle famiglie, con una lieve flessione rispetto al 2007. Nella gran parte dei casi, il cliente usa il telefono per chiedere informazioni sul proprio conto corrente o sull'attività di trading. Nel 2008, via telefono sono state fatte circa 700 mila operazioni in borsa per un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro, e quasi 80 mila pagamenti , il 50% in più rispetto al 2007.

Dodici associazioni imprenditoriali scrivono a Governo e Parlamento una lettera per esprimere forte preoccupazione per il testo di riforma dell'ordinamento forense in esame al Senato che mette a rischio liberalizzazioni e concorrenza e aumenta i costi per le imprese.

Le associazioni imprenditoriali hanno scritto a Governo e Parlamento per manifestare alcune perplessità sulla riforma dell'ordinamento forense. "Il nuovo testo mette a rischio liberalizzazioni e concorrenza e aumenta i costi per le imprese" scrivono le imprese esprimendo forte preoccupazione sul testo di riforma dell'ordinamento forense all'esame della Commissione Giustizia del Senato. Abi, AGCI, ANIA, Assogestioni, Assonime, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria, CNA, Legacoop, inoltre, esprimono perplessità sulle disposizioni del nuovo testo che amplia l'ambito delle attività riservate agli avvocati e incrementa i costi a carico di imprese e cittadini.

La proposta di riforma estende, fra l'altro, l'ambito delle attività riservate agli avvocati a compiti attualmente svolti dai legali interni delle imprese, anche se non iscritti all'albo, e dalle associazioni. Non è pensabile - si legge nella lettera - che in un sistema moderno solo chi aderisce al registro professionale possa garantire la prestazione e l'effettiva qualità dei servizi legali.

Se le nuove disposizioni venissero approvate - fanno notare le associazioni - le imprese dovrebbero rinunciare alle funzioni legali interne e sarebbero costrette a rivolgersi ad avvocati esterni per tutte le attività, e non solo per quelle di difesa in giudizio.

Inoltre le associazioni imprenditoriali non potrebbero continuare a svolgere l'attività di consulenza e assistenza stragiudiziale a beneficio delle associate, determinando un impatto rilevante sul piano organizzativo e sui costi, in particolare per le piccole e medie imprese.

Sms consumatori, il servizio gratuito fornito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che consente di ricevere in tempo reale le informazioni sui prezzi di più di 80 prodotti alimentari, sbarca sull'IPhone. "Mettiamo a disposizione dei cittadini un servizio sempre più efficiente, rapido e utile perché possano controllare effettivamente cosa portano in tavola e a che prezzo. Diffondere una maggiore consapevolezza sull'importanza della spesa, in un momento di crisi quale quello che stiamo attraversando, è un obiettivo importante. Per questo, come farebbe un qualunque manager e ancor più deve fare un manager della cosa pubblica, abbiamo voluto sfruttare tutte le possibilità che la tecnologia e l'innovazione ci mettono a disposizione. E innovazione, oggi, fa rima con web e smart phone", ha detto il ministro Zaia.

Dal 21 aprile del 2008, giorno di avvio del servizio, ad oggi, sono stati 3.501.450 gli SMS di richiesta. Il link dal quale è possibile scaricare l'applicazione è il seguente: http://itunes.apple.com/it/app/sms-consumatori/id337909514?mt=8


 

Gli italiani continuano a essere preoccupati dalla crisi, riducono i consumi, aumentano il risparmio. La crisi spinge tutti a fare i conti con le proprie finanze con grande prudenza, tanto che quattro famiglie su cinque tendono a risparmiare. Supera il 90% la percentuale di italiani che si dichiara "molto" o "abbastanza" preoccupato per la situazione economica, mentre solo l'11% ritiene che il peggio sia passato. È quanto emerge dall'indagine Confesercenti-Ispo, che rileva inoltre la preoccupazione degli italiani nei confronti del lavoro.

Nel 2009 gli italiani hanno aumentato il risparmio e ridotto i consumi. I dati sulle vendite dei primi otto mesi dell'anno, rileva Confesercenti, evidenziano una riduzione della spesa soprattutto per i beni non alimentari: fra questi spiccano i dati negativi di abbigliamento, calzature, utensileria, libri, giornali e riviste e altri prodotti come orologi e gioielli.

La questione del lavoro investe l'occupazione nel commercio, nel turismo e nei servizi, con variazioni negative che arrivano al 4%. Nel 2008, rileva Confesercenti, hanno chiuso 144mila imprese del commercio e del turismo e nei primi 9 mesi di quest'anno ne sono state cancellate altre 100mila, con solo una compensazione parziale da parte delle nuove aperture. Emerge dunque l'esigenza di attuare politiche efficaci a sostegno dell'occupazione e della domanda interna.

Nokia sostituirà una serie di caricabatterie di marca Nokia prodotti da un fornitore terzo. Si tratta di circa 14 milioni di pezzi da cambiare a livello globale e solo alcune migliaia di unità in Italia.

È quanto annuncia l'azienda dopo aver constatato che "le cover in plastica dei caricabatterie interessati potrebbero allentarsi e separarsi, mettendo in mostra i componenti interni del caricabatterie e causando un potenziale pericolo di scossa elettrica nel caso in cui alcuni componenti interni vengano toccati mentre il caricabatterie è inserito in una presa attiva". Allo stesso tempo l'azienda precisa di non essere a conoscenza di incidenti correlati ai caricabatterie. In ogni caso, come misura di prevenzione, sostituirà gratuitamente i modelli interessati a livello di singolo paese.

I caricabatterie interessati sono quelli prodotti da BYD tra il 15 giugno 2009 e il 9 agosto 2009, con i seguenti tipi di modelli: AC-3U; AC-3E; e quelli prodotti da BYD tra il 13 aprile 2009 e il 25 ottobre 2009, con il seguente tipo di modello: AC-4U.

Sarà dedicata al tema "Città e Cittadinanza" l'edizione 2009 della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile che si svolgerà dal 9 al 15 novembre prossimi: l'iniziativa è promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO, si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e prevede una rete di appuntamenti su tutto il territorio nazionale, con oltre 600 iniziative - fra convegni, mostre, laboratori, spettacoli, giochi - realizzate attraverso istituzioni, enti locali, scuole, associazioni, università.

Le attività sono rivolte a tutti, giovani e adulti, e toccano tutti gli aspetti della quotidianità: inquinamento, bio-architettura, energia, mobilità, rifiuti, partecipazione, intercultura, legalità, integrazione, consumi. L'obiettivo è quello di "sviluppare in tutti i settori della società la consapevolezza e le capacità operative necessarie a costruire una città ecologica e solidale, orientata alla qualità della vita e animata da una cittadinanza responsabile e democratica".

Il rafforzamento della concorrenza e dei diritti dei consumatori sul mercato delle telecomunicazioni, la possibilità di cambiare operatore telefonico fisso o mobile in un solo giorno, un provvedimento sulla libertà in internet, protezione contro le violazioni dei dati personali e l'istituzione di una nuova Autorità europea delle telecomunicazioni: sono alcune delle principali riforme varate dall'Europa.

La scorsa notte il Parlamento europeo e il Consiglio hanno infatti raggiunto un accordo sul pacchetto di riforma europea delle telecomunicazioni. Il pacchetto, proposto dalla Commissione già nel novembre 2007, rafforza la concorrenza e i diritti dei consumatori sul mercato delle telecomunicazioni, facilita le connessioni a banda larga ad alta velocità e stabilisce un Regolatore europeo delle Telecomunicazioni (European Body of Telecoms Regulators). Le riforme potrebbero entrare in vigore all'inizio del 2010. Poi i paesi europei avranno 18 mesi di tempo per incorporare le novità nelle legislazioni nazionali.

C'è il diritto dei consumatori europei a cambiare in un solo giorno lavorativo l'operatore di telefonia fissa o mobile conservando il vecchio numero telefonico. È prevista una migliore informazione ai consumatori. La riforma prevede la protezione dei diritti dei cittadini in relazione all'accesso a internet attraverso un nuovo provvedimento sulla libertà in rete: ogni misura presa dagli stati Ue riguardo accesso e uso dei servizi attraverso le reti di telecomunicazione deve rispettare i diritti fondamentali e la libertà dei cittadini, e in relazione a eventuali misure prese sull'accesso a Internet - ad esempio nella lotta ad attività illegali - i cittadini europei avranno diritto a procedure imparziali, incluso il diritto di essere ascoltati, e il diritto a una revisione giudiziaria efficace e tempestiva.

Nella riforma ci sono garanzie perché la rete internet sia neutrale. Viene inoltre prevista la protezione dei consumatori contro la violazione dei dati personali e lo spam, in quanto la privacy viene considerata una priorità. Il che significa che gli operatori avranno la responsabilità della gestione delle informazioni personali e dovranno comunicare alle autorità e ai consumatori eventuali violazioni di sicurezza dei loro dati personali.

La riforma prevede, fra i diversi punti, l'istituzione di una nuova Autorità europea per le telecomunicazioni, uno strumento molto importante - informa l'Europa - per un unico mercato europeo delle telecomunicazioni. La nuova Autorità si chiamerà BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) e le decisioni saranno prese a maggioranza.

 

In occasione del decennale di Consumers' Forum - che si celebra oggi - Help Consumatori ha ripercorso con i suoi principali esponenti la sua storia a partire dalle origini passando per il punto di vista delle imprese che insieme alle associazioni dei consumatori hanno fatto di CF una esperienza unica in cui i due attori della scena economica si incontrano e dialogano. Oggi tocca all'attuale presidente, Sergio Veroli, e al Segretario generale, Giustino Trincia, che ci raccontano il presente e il futuro di CF.

In occasione della vostra elezione e fin dai vostri primi interventi, è stato sottolineato che Presidente e Segretario generale lavoreranno in stretta collaborazione e con pari dignità politica. Come state realizzando questo obiettivo?

S. Veroli: La pari dignità politica nasce dalle esperienze delle persone prima che dalle cariche formali. Il fatto che Giustino Trincia sia Segretario generale implica di per sé che ci sia un rapporto di parità tra le due cariche. Dal punto di vista pratico stiamo lavorando insieme, c'è un livello di rappresentanza da parte del Presidente, c'è un livello di rappresentanza da parte del Segretario generale e del Vice presidente.

G. Trincia: Stiamo applicando un criterio molto semplice, ovvero quello del lavoro di squadra che si basa sulla collegialità, sull'aiuto reciproco, sul sostegno reciproco sulla complementarietà proprio in relazione alla sensibilità, alle esperienze di ognuno di noi che sono naturalmente diverse. Questa collegialità in pratica è elemento essenziale per rispondere alle attese che ci sono da parte dei soci di Cf e per rispondere anche alle responsabilità che l'associazione ha rispetto alla condizione in cui ci si trova ad operare. I risultati ottenuti nei primi quattro mesi vanno in questa direzione.

Nei primi mesi avete già convinto due importanti aziende dell'energia ad entrare in CF. Come le avete convinte e quali saranno le strategie per fare di CF un consesso sempre più ampio e rappresentativo anche nel mondo delle imprese?

S. Veroli: Convincere le aziende è stato molto semplice. Queste chiedono di sviluppare il dialogo e il rapporto con i consumatori e con i cittadini, chiedono quali servizi, quali informazioni, quali elaborazioni possono avere in più aderendo a CF che negli ultimi tempi si sta sviluppando, sta creando nuove occasioni di incontro e di approfondimento (vedi la battaglia sulle conciliazioni e quella sulla class action). Le aziende capiscono che tutto questo può essere utile per sviluppare il dialogo tra associazioni e cittadini/consumatori e per incrementare il rapporto di fiducia. Credo che in futuro possano entrare nuove Aziende di cui non faccio nomi per scaramanzia ma si tratta di imprese molto importanti. I numeri? Entro i prossimi due mesi arriveremo a superare i sedici aderenti.

G. Trincia: Nel parlare con queste aziende abbiamo delineato quelli che possono essere alcuni scenari dell'azione futura di CF condivisi con gli attuali soci. Questi scenari sono riassumibili in cinque parole: Europa perché questa esperienza in quanto al significato ha una sua evidente collocazione nello scenario europeo basti pensare che quando è nata - dieci anni fa - ha anticipato uno dei grandi indirizzi delle istituzioni comunitarie ovvero quello della co-regolazione, del dialogo tra i diversi attori (imprese e consumatori). La seconda parola è Responsabilità Sociale di Impresa: a dieci anni dal Global Compact cioè quel patto che l'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan rivolse al mondo no profit e alle imprese e agli Stati per affrontare congiuntamente problemi che altrimenti non sarebbero stati risolti, il nostro percorso fornisce l'opportunità di incitare e rilanciare questa strategia. Il terzo tema è quello della Sostenibilità con cui tutti dobbiamo fare enormemente i conti anche alla luce della grave crisi che stiamo vivendo che non è solo finanziaria ma riguarda anche l'ambiente e la condizione alimentare in molti Paesi del mondo. La quarta parola è già stata anticipata da Sergio ed è Conciliazione: in questi anni ha assorbito molte energie non a caso una delle prime cose che abbiamo fatto è stato lavorare per salvaguardare i 20 protocolli sottoscritti a livello nazionale e quelli a livello locale. Abbiamo anche iniziato a lavorare per individuare i criteri per qualificare maggiormente i nostri corsi di formazione. Il quinto tema è riflessione e ricerca. In questo settore CF ha un enorme valore aggiunto. L'obiettivo principale è quello di far esistere CF in quanto tale facendo tesoro dei primi dieci anni di esperienza.

Quali saranno le iniziative di CF per il prossimo anno, cosa c'è in cantiere?

S. Veroli: Intanto la ricerca presentata oggi in occasione del decennale dal prof. Fabris offre molti spunti di riflessione : sia la relazione del professore che quella di Gambaro sono molto significative. Non è soltanto quanto spendono e se spendono i cittadini in concomitanza con la crisi ma se e come cambiano gli stili di vita. Con la sua ricerca il prof. Fabris ci aiuta a capire che sta cambiando qualcosa nel profondo, sta cambiando la consapevolezza del consumatore e il suo modo di orientare le scelte. La ricerca presentata dal dott. Gambaro è, invece, una riflessione basata su una serie di interviste al mondo delle imprese e delle associazioni che ci aiuta a fare il punto sul consumerismo e a capire quali sono prima di tutto i punti deboli del consumerismo e quali possono essere, invece, i punti di forza. Il 24 novembre, invece, ci sarà l'annuale appuntamento con le Authority cui parteciperà per la prima volta il presidente della Consob.

In generale, invece, il progetto più importante del prossimo anno riguarderà l'Europa. Nell'ultima riunione di CF abbiamo appunto deciso di dare a questo argomento una priorità perchè molte delle scelte che riguardano il consumerismo così come i cambiamenti delle aziende avvengono a livello europeo e c'è bisogno di conseguenza che su questo terreno consumatori e imprese possano dire la loro. Cf ha una caratteristica ovvero quella di essere a livello europeo l'unica esperienza che unisce imprese e consumatori: dobbiamo far in modo che questa caratteristica produca effetti positivi. Nell'immediato metteremo a punto come CF un'analisi completa sul percorso della conciliazione. Il primo importante risultato è stato salvaguardare la negoziazione paritetica con le imprese che per la prima volta compare su una legge dello Stato ma questo pur essendo un risultato importante non basta. Dobbiamo individuare nuove iniziative che servano a sviluppare questo istituto. Faremo al più presto una importante riunione con tutti gli attori associazioni e aziende per vedere come è possibile dialogare con il Governo e il Parlamento. Altri argomenti saranno un approfondimento sulla class action: verosimilmente tra associazioni e imprese ci saranno atteggiamenti diversi ma potrebbe essere possibile anche in questo settore trovare degli argomenti che ci accomunano. Poi come diceva Giustino si apre il grosso tema della CSR: è un tema che secondo noi è a monte di tutte le questioni perché la conciliazione non può essere l'obiettivo di questa associazione. La conciliazione nasce quando bisogna risolvere dei problemi ma lavorare sulla CSR è un dovere di CF che anticiperebbe soluzioni importanti e decisive per i cittadini.

G. Trincia: In cantiere c'è anzitutto una riflessione sulla class action che dovrebbe avvenire entro dicembre: cercheremo, poi, di monitorare il 2010 per capire come andranno le cose. La legge che introduce nel nostro ordinamento l'azione collettiva (che dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2010) ha diversi punti di debolezza ma va verificato l'impatto della stessa. Per quanto riguarda l'Europa, il dato di partenza è questo: il 75% della nostra vita quotidiana come cittadini/consumatori è condizionata da scelte che avvengono a livello comunitario per questo cercheremo di definire un'agenda europea per interloquire con la Commissione europea e con il Parlamento (almeno con alcune commissioni della Commissione e del PE). Sulla CSR, il tema è: dieci ani dopo che cosa è successo in Italia lato imprese, lato associazioni dei consumatori per quanto riguarda i programmi di responsabilità sociale di impresa? Quali sono stati effettivamente i risultati, quali le difficoltà, le contraddizioni, quanti hanno utilizzato questo scenario in maniera tattica e quanti, invece, hanno portato avanti un lavoro per il benessere non solo delle imprese e dei consumatori ma anche e s soprattutto per il bene comune, per l'interesse generale? Proseguiremo poi l'attività con l'Autorità dell'energia e del gas: abbiamo già in agenda numerosi corsi per formare nuovi conciliatori e corsi di aggiornamento per chi è già conciliatore. Sottolineiamo che in meno di 3 anni sono stati formati 730 conciliatori e circa 500 operatori di sportello della associazioni di consumatori. Intensificheremo anche questo lavoro e cercheremo di capire con le altre Authority se intendano o meno applicare la stessa metodologia dell'AEEG. Ci sono, poi, dei temi particolari che stanno emergendo: uno è quello della pubblicità ingannevole dei prodotti e dei servizi. E' un tema di grande attualità che va approfondito. Poi va ripreso e rilanciato quello che già appartiene alla storia di CF ovvero il laboratorio sui consumi, il convegno annuale con le Authority: due vie maestre già tracciate. Poi vorremmo mettere a disposizione nel 2010 un nostro piccolo - al momento - centro di documentazione con una biblioteca rivolta soprattutto al mondo della scuola e della Università.

Il consumatore diventa più consapevole e responsabile, più competente rispetto al passato, e invoca il rallentamento dei consumi: il 79,7% spende meno e meglio, il 73% chiede prodotti meno inquinanti, il 70,4% vuole etichette più utili. La crisi cambia il consumo e cambia anche il profilo del consumatore. "Nasce un genere di consumatore più consapevole e responsabile, che invoca il rallentamento del consumo, ritiene che le confezioni dei prodotti debbano essere ridotte perché inquinano (73%), che occorrano etichette con più informazioni utili (70,4%), che si debba protestare per ottenere il rispetto dei diritti (64,3%) e chiede alle associazioni dei consumatori di essere più presenti ed incisive (56,5%)". È il ritratto del nuovo consumatore che emerge dall'Osservatorio sui consumi degli italiani, l'indagine annuale - giunta alla seconda edizione - di Consumers' Forum, curata da Giampaolo Fabris e IPSOS e presentata oggi in occasione del decennale dell'associazione.

I consumatori, si legge nella sintesi del rapporto, non sono solo più consapevoli ma si tratta di una nuova generazione che "invoca il rallentamento del consumo, in cerca di qualcuno che lo aiuti a consolidare questa nuova consapevolezza". L'orientamento alla quantità sta rallentando, l'orientamento nuovo è alla qualificazione dei consumi e alla ricerca di beni con un forte contenuto relazionale.

Nel capitolo "consumi", spiega il rapporto: "Gli atteggiamenti di consumo mostrano, oltre ad un forte empowerment del consumatore, accanto ad una sua progressiva presa di consapevolezze e richiesta di vedere riconosciuti i propri diritti, una rivendicazione di propri doveri. Così si aspetta una riduzione delle confezioni dei prodotti; condivide l'idea che le aziende non si preoccupano dei consumatori; che ci vorrebbero etichette con più informazioni utili; che si dovrebbe protestare trovando qualcosa che non va nei prodotti; che sceglie le marche più rispettose dell'ambiente; e che vorrebbe un maggiore sviluppo delle associazioni dei consumatori". Si tratta di "una condivisione di vedute e di sensibilità che non hanno nulla di pauperistico, di ritorno alla frugalità" ma esprimono "un inedito senso di responsabilità e di consapevolezza".

L'indagine IPSOS-EPISTEME, condotta su un campione di mille casi, conferma che c'è più fiducia nel futuro e voglia di tornare a spendere con meno preoccupazione (preoccupato si dice il 53% degli italiani rispetto al 67% all'indagine 2008). Il consumatore è attento al prezzo ma allo stesso tempo è stanco di rincorrere sconti, promozioni e saldi: torna a chiedere alle aziende qualità e innovazione. Il portafoglio, rileva dunque la ricerca, diventa uno strumento per esprimere consenso verso le aziende guidate dall'etica e prediligere le marche rispettose dell'ambiente (63% contro il 58% del 2008).

Nelle decisioni di acquisto e consumo aumenta il peso del territorio e della difesa dell'ambiente: dice no agli OGM il 75,6% degli intervistati e dice sì ai prodotti che non implicano un rapporto "predatorio" con la terra il 92,4% ed è in aumento il consumo di prodotti biologici (+10% rispetto al 2008).

"Determinante per la nascita di questa nuova generazione di consumatori è stata la rete Internet - ha spiegato il prof. Giampaolo Fabris - Oggi possiamo, in tempo reale, confrontare prodotti, prezzi, qualità e le opinioni degli altri consumatori nei confronti di un bene o di un servizio sul mercato. Questo significa che oggi il consumatore cercando di spendere meno si può imbattere in prodotti di qualità a prezzo medio-basso".

La ricerca evidenzia dunque le "conseguenze virtuose della crisi": scoperta del valore degli alimenti, biodiversità, stagionalità, nuovo rapporto con la terra e l'agricoltura. È un consumo che acquista anche valore politico, rileva la sintesi della ricerca: "L'impressione è che si stia politicizzando il consumo. Acquistando o boicottando un prodotto si possono premiare o penalizzare le marche con contenuto etico. Il consumo da oggetto di critica sta diventando soggetto di critica. È un trend che sta nascendo spontaneamente ed il nuovo consumatore ne è sempre più consapevole".

Scarica la sinopsi dell'Osservatorio sui consumi degli italiani

Scarica la ricerca "Le nuove sfide per la tutela dei consumatori"

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio