europa3L'incidenza della disoccupazione di lunga durata è dimezzata per i giovani che studiano o si formano all'estero, e a cinque anni dalla laurea il tasso di disoccupazione degli studenti è del 23% inferiore rispetto a chi non ha studiato fuori: il programma di scambio studenti dell'Unione europea Erasmus conferma di dare una marcia in più ai giovani che studiano all'estero.

L'obiettivo dell'Unione europea per la mobilità degli studenti è di raggiungere il 20% entro la fine del decennio; per il momento, circa il 10% gli studenti dell'Unione studia o si forma all'estero con fondi pubblici o mezzi propri e il 5% circa beneficia di una borsa Erasmus. Il progetto migliora le prospettive professionali dei giovani, amplia le loro competenze e la loro rete di relazioni. E crea coppie transnazionali con bimbi al seguito: secondo la Commission europea, dal 1987 sono nati circa un milione di bambini figli di coppie Erasmus.

L'impatto positivo delle borse Erasmus sui giovani è confermato da un nuovo studio: i ragazzi che studiano o si formano all'estero non acquisiscono soltanto conoscenze in discipline specifiche, ma consolidano anche le competenze trasversali fondamentali, molto apprezzate dai datori di lavoro. Lo studio mostra che i laureati con esperienza internazionale se la cavano meglio degli altri nel mercato del lavoro: l'incidenza della disoccupazione di lunga durata per questo gruppo è dimezzata rispetto a chi non ha studiato né si è formato all'estero e, a cinque anni dalla laurea, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23%. Lo studio, realizzato da esperti indipendenti, è il più ampio mai condotto su questa tematica, con quasi 80 mila partecipanti tra cui studenti e imprese.

Il nuovo studio mostra che il 92% dei datori di lavoro ricerca nei candidati i tratti della personalità che sono potenziati dal programma, quali la tolleranza, la fiducia in se stessi, le abilità di problem solving, la curiosità, la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, e la risolutezza. I test effettuati prima e dopo il periodo all'estero rivelano che gli studenti Erasmus mostrano valori più alti in questi tratti della personalità anche prima che lo scambio abbia inizio; al loro ritorno la differenza per questi valori aumenta in media del 42% rispetto agli altri studenti.

Gli studenti che beneficiano dei finanziamenti Erasmus possono scegliere di studiare o di svolgere un tirocinio all'estero. La relazione rivela che a più di un tirocinante Erasmus su tre viene offerto un posto nell'azienda dove si è svolto il tirocinio. I tirocinanti Erasmus hanno anche più attitudini imprenditoriali rispetto a chi è rimasto a casa: uno su dieci avvia una propria azienda e più di tre su quattro prevedono, o non escludono, di farlo. Anche gli avanzamenti di carriera dovrebbero essere più veloci: il 64% dei datori di lavoro attribuisce maggiori responsabilità al personale con esperienza internazionale.

Erasmus amplia inoltre la rete di relazioni dei giovani: il 40% cambia paese di residenza o lavoro almeno una volta dopo la laurea, quasi il doppio degli altri, mentre il 93% dei giovani indica la possibilità di vivere all'estero per il futuro (per chi rimane nello stesso paese la percentuale è del 73%). Gli ex studenti Erasmus hanno inoltre più probabilità di avere relazioni transnazionali: il il 33% degli ex studenti Erasmus ha un partner di un'altra nazionalità (a fronte del 13% di chi rimane a casa) e il 27% degli studenti Erasmus ha incontrato il proprio partner fisso durante il periodo di scambio.

Sostiene Androulla Vassiliou, Commissaria per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: "In un contesto europeo segnato da livelli inaccettabili di disoccupazione giovanile i risultati dello studio di impatto su Erasmus sono estremamente significativi. Il messaggio è chiaro: chi studia o si forma all'estero migliora le proprie prospettive lavorative. Il nuovo programma Erasmus+ offrirà sovvenzioni UE a quattro milioni di persone tra il 2014 e il 2020, dando loro la possibilità di sperimentare la vita in un altro paese mediante studi, formazione, insegnamento o volontariato".

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