europa323 nuove iniziative per cambiare realmente le cose: questo il programma di lavoro della Commissione europea per il 2015 con l'obiettivo di creare occupazione, crescita e investimenti. Nel programma di lavoro per il 2015 la Commissione europea espone le azioni che intende adottare nei prossimi 12 mesi per cambiare realmente le cose in termini di occupazione, crescita e investimenti e portare vantaggi concreti ai cittadini. È un programma di cambiamento, promette l'Europa.


Come spiega la Commissione, "i cittadini vogliono che l'UE interferisca meno nella loro vita quotidiana, soprattutto nelle questioni su cui gli Stati membri possono intervenire più efficientemente con soluzioni adeguate. Dall'UE si aspettano un intervento decisivo per affrontare le grandi sfide socioeconomiche: la lotta alla disoccupazione e il miglioramento della competitività, ad esempio. I cittadini domandano altresì all'Unione una maggiore trasparenza sulle sue iniziative e sul modo in cui le attua: l'adozione del programma di lavoro costituisce un buon punto di partenza in questa direzione, perché espone in totale trasparenza sia le iniziative che l'UE attuerà nel 2015 sia quelle che invece non prenderà o abbandonerà".

Il programma di lavoro della Commissione per il 2015 si articola in 23 iniziative nuove, proposte dalla Commissione Juncker in base agli orientamenti politici esposti al Parlamento europeo, e nelle 80 proposte esistenti che, per motivi tecnici o politici, la Commissione propone di ritirare o modificare.

Il programma espone le 23 iniziative che la Commissione ha assunto l'impegno politico di realizzare nel 2015, in un elenco di "cose da fare" nei prossimi dodici mesi incentrato sulle "grandi cose", quali occupazione, crescita e investimenti, in linea con le dieci priorità indicate negli orientamenti politici del presidente Juncker.
Nello specifico, la Commissione si è impegnata a realizzare nel 2015:

  • un piano di investimenti per l'Europa, dando seguito legislativo al piano annunciato il mese scorso e liberando nell'economia reale investimenti pubblici e privati per almeno 315 miliardi di euro nei prossimi tre anni;
  • un pacchetto ambizioso per il mercato unico digitale, instaurando condizioni propizie a un'economia e una società digitali dinamiche tramite l'integrazione del quadro normativo sulle telecomunicazioni, modernizzando le norme sui diritti d'autore, semplificando le norme che disciplinano gli acquisti in linea e in ambiente digitale, rafforzando la sicurezza informatica e integrando la digitalizzazione nei diversi settori;
  • i primi passi verso un'Unione europea dell'energia, per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, spingere sull'integrazione dei mercati nazionali dell'energia, ridurre la domanda energetica europea e decarbonizzare il mix energetico;
  • un approccio di maggiore equità fiscale, mediante un piano d'azione per la lotta all'evasione e alla frode fiscali, contenete misure a livello UE per passare a un sistema secondo il quale il paese in cui sono generati gli utili sia anche il paese di imposizione, e grazie allo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali e alla stabilizzazione delle basi imponibili dell'imposta sulle società;
  • un'agenda europea in materia di migrazione, definendo un nuovo approccio all'immigrazione legale affinché l'UE si affermi come meta in grado di attrarre i talenti e le competenze e migliorando la gestione dell'immigrazione nell'UE attraverso una maggiore cooperazione con i paesi terzi, la solidarietà tra gli Stati membri e il contrasto alla tratta degli esseri umani;
  • un'Unione economica e monetaria più profonda, perseverando negli sforzi per promuovere la stabilità economica e attrarre gli investitori verso l'Europa.

Ha detto il presidente Jean-Claude Juncker: "I cittadini si aspettano dall'UE un intervento decisivo per affrontare le grandi sfide socioeconomiche e vogliono che l'UE interferisca meno nelle questioni a cui gli Stati membri sono maggiormente in grado di rispondere con efficienza. Per questo abbiamo assunto l'impegno di dirigere il cambiamento e di guidare un'UE che sia più grande e più ambiziosa sulle grandi cose e più piccola e più modesta sulle piccole cose." Secondo il primo vicepresidente Frans Timmermans "Il 2015 sarà l'anno in cui si concreterà l'annunciato piano di investimenti per dare impulso all'economia, in cui si apriranno le opportunità del mercato unico digitale a beneficio dei cittadini e delle imprese e in cui sarà lanciata l'Unione europea dell'energia e presentata un'agenda europea nuova ed equilibrata in materia di migrazione. Per poter concentrare l'impegno politico sulle vere priorità dobbiamo liberarci delle pastoie: abbiamo quindi analizzato ogni singola proposta attualmente all'esame delle istituzioni dell'UE per decidere se vogliamo mantenerla, modificarla o ritirarla. Poiché intendiamo ottenere risultati concreti, - prosegue Timmermans - proporremo soluzioni alternative qualora risulti chiaro che le proposte attuali non riusciranno a sfociare in un accordo rispondente agli obiettivi che ci siamo prefissi. Assicureremo così che la nostra Unione si concentri sugli aspetti che realmente contano e, nel contempo, sul conseguimento di risultati concreti per i cittadini. Questa volta la musica è diversa. Davvero."

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