luce e gasPolizze assicurative abbinate alla fornitura di energia elettrica, gas e acqua: quanto sono corrette e trasparenti? Quanto rispettano davvero i diritti dei consumatori? A queste domande cerca di risponde un’analisi tecnica congiunta avviata dall’Antitrust, dall’Autorità per l’energia e dall’Ivass volta a verificare il livello di correttezza di queste offerte e l’effettivo rispetto dei diritti dei consumatori. Le tre Autorità uniscono dunque le forze per verificare le caratteristiche di un fenomeno che, al momento, riguarda almeno due milioni di consumatori.

Fra le prime evidenze dell’analisi fatta da Antitrust, Autorità per l’energia ed Ivass emerge che sono circa 2 milioni i consumatori in possesso di una polizza abbinata alla fornitura di servizi energetici e idrici. I premi assicurativi raccolti a partire dal lancio delle offerte ammontano a circa 33 milioni di euro. L’indagine avviata riguarda un campione di 20 pacchetti commerciali (offerti da 13 compagnie di assicurazione e 19 operatori dei settori energetico e idrico) che combinano polizze assicurative e fornitura di energia elettrica, gas o acqua. “L’iniziativa – si legge in una nota congiunta – fa seguito agli esiti dall’indagine "Sei assicurato e forse non lo sai" svolta dall’IVASS nei mesi scorsi, da cui era emerso un fenomeno di polizze abbinate a servizi e prodotti di vario genere, con possibili profili di criticità per i consumatori legati alle modalità dell’offerta, alla conoscenza effettiva dell’esistenza della polizza e alla sua conseguente azionabilità in caso di bisogno”.

Le informazioni raccolte dalle tre Autorità mirano prima di tutto quantificarela dimensione e a chiarire le caratteristiche complessive del nuovo e crescente fenomeno delle offerte che abbinano forniture di servizi energetici o idrici a prodotti assicurativi. Si sta inoltre analizzando il rispetto da parte degli operatori e delle imprese di assicurazioni del Codice del Consumo e delle regolazione di settori: le informazioni richieste agli operatori vertono su elementi quali l’adeguata informazione del cliente finale, il rilievo del rischio assicurato, l’eventuale presenza di clausole vessatorie.

L’analisi ha messo in evidenza che il settore dell’energia (elettricità e gas) ha raccolto i maggiori volumi, sia in termini di premi (oltre 28 milioni di euro) sia di assicurati (1,5 milioni). Le polizze talvolta sono a pagamento, talvolta gratuite, e possono coprire diverse voci e avere diverse offerte: uno degli operatori del campione, ad esempio, offre una polizza con costo a carico del cliente, pari a circa 70 euro annui per il settore elettrico e 40 euro annui per il settore gas mentre in altri casi le polizze sono presentate come gratuite per l’utente. Nel settore dell’energia le polizze sono offerte ai clienti del mercato libero: nel caso di costo a carico del cliente, sono coperti i guasti agli impianti elettrico (quadro elettrico, interruttore etc.) e gas (“fuga post contatore” sulle tubazioni di alimentazione all’interno dell’abitazione). Le polizze gratuite garantiscono in genere assistenza tecnica presso l’abitazione (invio d’urgenza di idraulici, fabbri e altri professionisti specializzati, spese d’albergo in caso di necessità). Altre polizze gratuite prevedono il rimborso del costo della bolletta nei casi di perdita di impiego o invalidità/inabilità; si è rilevato anche un caso di polizza che offre soccorso stradale e sostituzione del veicolo.

Nel settore idrico le coperture assicurative del campione analizzato sono tutte a pagamento e hanno costi variabili da 3 a 15 euro annui (utenze domestiche); coprono soprattutto i consumi anomali risultanti in bolletta e derivanti da perdite occulte di acqua.

L’indagine ha anche messo in evidenza che, nell’ultimo anno operatività delle offerte, a fronte di 2 milioni di assicurati, sono state formulate 14.120 richieste di indennizzo.L’indice di sinistrosità (rapporto tra richieste di indennizzo e polizze stipulate) è pari, in media, allo 0,2% per il settore idrico e allo 0,9% per il settore energetico; le compagnie di assicurazione hanno respinto il 32,1% delle richieste di indennizzo (33,4% per il settore energetico e 5,8% per il settore idrico) ed hanno sostenuto costi per sinistri per 4,2 milioni di euro (13% dei premi raccolti).

Gli interventi che le Autorità prenderanno, ognuno per sua competenza, dovranno garantire che la prospettazione delle polizze ai consumatori (rischio assicurato, copertura, esclusioni, modalità di attivazione, recesso) risulti condotta in maniera tale da garantire una scelta consapevole, che le modalità di raccolta delle adesioni alle polizze a pagamento siano corrette, che ci sia la consapevolezza dei consumatori sull’esistenza delle garanzie e che sia agevole per i clienti chiedere e ottenere l’indennizzo.

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio