energiafuturoGermania invece rimane stabile, con 23% totale emissioni Ue.  L'Unione europea fra 2014 e 2015 ha visto un aumento dello 0,7% delle emissioni di CO2 prodotte per consumi energetici, con la combustione di combustibili fossili. Lo riferisce Eurostat, secondo cui l'Italia su questo fronte ha segnato una crescita del 3,5% di queste emissioni di CO2, con una quota di CO2 del 10,6% rispetto al totale dell'Ue, piazzandosi al terzo posto dopo Germania e Gran Bretagna. Secondo i dati preliminari di Eurostat, le emissioni CO2 per l'uso di energia sono aumentate nella maggioranza dei Paesi Ue.

In controtendenza la Germania che è rimasta stabile, con una quota del 23% del totale delle emissioni CO2 Ue, e la Gran Bretagna, che è scesa del 2,9% (con una quota del 12,5%). La Francia invece è salita dell'1,7% (con una quota del 9,9%) e la Polonia dll'1,6% (con una quota del 9,2%). La maggiore crescita delle emissioni di CO2 per via del consumo di combustibili fossili l'hanno segnata Slovacchia (+9,5%), Portogallo (+8,6%) e Ungheria (+6,7%), seguiti da Belgio (+4,7%) e Bulgaria (+4,6%).

Solo otto Paesi Ue hanno diminuito le loro emissioni di CO2 per usi energetici, in particolare Malta (-26,9%), Estonia (-16%), Danimarca (-9,9%), Finlandia (-7,4%) e Grecia (-5%).

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