naviL'Italia è finita nel mirino dell'Ue per i ritardi accumulati sul fronte della sicurezza marittima. La Commissione europea ha inviato un secondo avvertimento per sollecitare l'Italia, insieme a Irlanda e Romania, a recepire le norme sull'equipaggiamento marittimo previste da una direttiva del 2014 il cui obiettivo è migliorare la sicurezza in mare e allo stesso tempo prevenire l'inquinamento. L'Italia non ha ancora notificato a Bruxelles le misure di attuazione della direttiva nell'ordinamento nazionale.

Questa, che riguarda l'equipaggiamento marittimo installato a bordo delle navi europee e che ne garantisce anche la libera circolazione all'interno dell'Ue, doveva essere attuata al più tardi entro il 18 settembre 2016. Di conseguenza la Commissione ha deciso di inviare un parere motivato, seconda tappa della procedura di infrazione, in base a cui l'Italia ha ora due mesi di tempo per notificare le misure necessarie o rischia il deferimento alla Corte di giustizia Ue.

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