Workshop Europa, diritti e garanzie

“Europa, diritti e garanzie” è il titolo del workshop che ha fatto il punto sulle nuove tutele che l’evoluzione dei mercati impone, alla luce dello sviluppo del mercato digitale. Punto di partenza non poteva non essere la direttiva cd Consumer Right che ha profondamente innovato le tutele dei consumatori negli acquisti al di fuori dei tradizionali canali di vendita. Il pensiero va direttamente all’e-commerce: in effetti, la nuova direttiva ha aggiunto tutele e magari creato un “ambiente” più confortevole per i consumatori e fare loro acquisire maggiore fiducia negli acquisti online. Il workshop ha preso le mosse da una relazione di Stefano Cherti, Professore associato di Diritto Privato Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, che ha elencato alcune criticità della direttiva, una tra tutte l’esenzione delle controversie al di sotto di 50 euro.

Al di là di questo, tutti i partecipanti hanno condiviso la consapevolezza che la normativa europea è in grado di incidere e modificare le dinamiche del mercato e lo stile dei consumi con la conseguenza che una normativa europea non correttamente recepita e mal applicata rischia di produrre effetti devastanti soprattutto se lascia spazio a distorsioni in ambito applicativo.

Proprio sulla normativa europea ha fatto riferimento Antonio Longo, Consigliere Comitato Economico e Sociale Europeo (Consumatori), nel suo intervento facendo riferimento al nuovo Regolamento Europeo che disciplina i pagamenti con carta. Longo ha sottolineato l’impatto negativo che la nuova normativa avrebbe sulla diffusione della moneta elettronica: “Il Regolamento rischia di diventare un boomerang per i consumatori. Nello specifico, la nuova norma imporrà un tetto unico in Europa alle commissioni interbancarie sulle transazioni con carte di credito e debito (Interchange Fees). Due le conseguenze: le banche aumenteranno il canone annuo delle carte – e quindi le spese a carico dei cittadini – e i consumatori saranno meno stimolati ad usare la moneta elettronica” ha spiegato Longo.

Poi è stato affrontato il caso in cui la normativa europea esiste ma mancano i decreti attuativi, come nel caso della tutela dei passeggeri dei trasporti marittimi. Giuseppe Bonadio, Ufficio Diritti degli utenti Autorità di regolazione dei Trasporti, ha, infatti, fatto specifico riferimento alla tutela dei diritti dei passeggeri del trasporto marittimo: “La Commissione europea ha chiesto di attuare pienamente il regolamento sui diritti dei passeggeri che usufruiscono di servizi, anche crocieristici, marittimi e su vie navigabili interne da e verso porti italiani. L’Italia, infatti, non ha ancora istituito un’autorità nazionale preposta alla gestione dei reclami dei passeggeri e all’applicazione del regolamento e non ha ancora deciso sulle sanzioni da applicare per le violazioni del regolamento”. Un argomento ancor più sentito nell’ambito del trasporto pubblico locale dove, anche in quel caso, la normativa di tutela è ancora assente.

 

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