Antonello Soro
Presidente del Garante Privacy

Alessandra Poggiani
Direttore generale
dell’Agenzia per l’Italia digitale

Angelo Marcello Cardani
Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

“Il mercato digitale è in larga misura fondato sul tentativo di dare corpo ad un’offerta quanto più personalizzata possibile. In questo contesto chi detiene i dati personali dei consumatori ha un ruolo importantissimo” ha esordito Antonello Soro, Presidente del Garante Privacy, che ha aggiunto: “L’impegno dell’Autorità garante della privacy deve essere diretto a riequilibrare il rapporto tra chi detiene i dati personali e il consumatore”. Soro ha fatto riferimento a tre recenti interventi dell’Autorità in questa direzione: il provvedimento sui cookies, quello sul mobile payment e i risultati dell’indagine conoscitiva sulle app mediche.

Poco rassicurante l’intervento di Alessandra Poggiani, Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, l’ente che coordina le azioni in materia di innovazione per promuovere le tecnologie ICT a supporto della pubblica amministrazione, garantendo la realizzazione degli obiettivi della Agenda digitale italiana in coerenza con l’Agenda digitale europea. “Negli anni il grafico relativo ai progressi del nostro Paese in termini di infrastrutture e di fruizione dei servizi on line è progressivamente peggiorato in concomitanza con le performances del nostro prodotto interno lordo. Attualmente occupiamo gli ultimi posti della classifica generale e questo non è un buon segno” ha detto la Poggiani annunciando l’Anagrafe Unica entro il 2016 e l’intenzione di intervenire per “efficientare l’amministrazione pubblica in quei settori, come la scuola e la sanità, in cui i benefici sono immediatamente tangibili”.

La domanda sorge spontanea: perché la pubblica amministrazione è in ritardo? A rispondere Angelo Marcello Cardani, Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: “La PA è in ritardo perché ci sono interessi, non è detto che siano economici, a mantenere lo status quo. La PA nel suo complesso ha responsabilità colossali non identificabili perché nessuno ha mai voluto cercare fino in fondo le responsabilità individuali”.

Tuttavia - ha aggiunto - non si tratta di un assalto alla PA: “Uno degli ultimi provvedimento dell’Agcom è l’indagine sulla banda larga fatta con l’Antitrust: La recente indagine sulla diffusione della banda larga condotta con l’Antitrust ha dimostrato che lasciando in mano al privato la strutturazione della rete di comunicazione elettronica nazionale il rischio è che accada poco e che spetti al settore pubblico di intervenire”.

 

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