Giuseppe Tripoli
Capo Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione Ministero dello Sviluppo Economico

Qual è il modo migliore per modificare il comportamento di una così vasta categoria di utilizzatori del servizio, cioè modificare le abitudini delle persone dal ritiro e uso del contante all’utilizzo della moneta elettronica? L’abitudine dei consumatori cambia solo se questi ultimi percepiscono la convenienza dell’utilizzo dell’uno piuttosto che dell’altro strumento. E’ stato così quando gli italiani hanno deciso di spostarsi in massa verso il telefono cellulare e poi ancora lo smartphone: hanno compreso che avere un cellulare sempre a portata di mano era più comodo rispetto alla fatica di cercare un gettone ed una cabina telefonica. E, soprattutto, non c’è stato alcun intervento legislativo a riguardo. Questo vale anche per i sistemi di pagamento alternativi al contante. Il primo elemento è il fatto che la moneta elettronica offre maggiori opportunità, convenienze, comodità, fruibilità e sicurezza rispetto al contante.

Nell’ambito della Cabina di Regia sull’Agenda Digitale ci siamo occupati in particolare di E-commerce. Ecco, l’uso della moneta elettronica consente ad esempio di usufruire di servizi online. Le diverse categorie di soggetti, in primis i consumatori, devono capire che l’utilizzo della moneta elettronica è più conveniente e comodo 1. Come? È imprescindibile l’utilizzo ampio di campagne di comunicazione. Ma non solo. E’ necessario affrontare la questione relativa ai costi. L’utilizzo del contante ha un costo – le stime lo quantificano in circa 10 miliardi di euro annui– ma è un costo occulto, non dichiarato. Ciascun cittadino, chi più chi meno, ne paga l’utilizzo: il problema è che non è palese. Il primo passo necessario dovrebbe essere quello di rendere confrontabile questo costo rispetto a quello della moneta elettronica.

Un po’ estremizzando in un’ottica orientata all’incentivazione della moneta elettronica, bisognerebbe far pagare l’uso del contante come si paga quello della moneta elettronica.
Dal punto di vista dell’interesse pubblico, inoltre, l’utilizzo di strumenti di pagamento che rende tracciabili i movimenti finanziari riduce l’evasione. La legge prevede l’obbligo. Il POS ha una diffusione eterogenea tra le diverse categorie e in alcuni casi (come per certe attività professionali) ci sono ampi margini di miglioramento. Il Decreto Crescita 2 individua nel 2014 la data entro cui con la carta di debito si pagheranno anche le prestazioni di beni e servizi: un modo per semplificare la vita della gente e per contrastare l'evasione fiscale.
Ultima nota, le commissioni bancarie. E’ necessario che ci sia maggiore trasparenza per ciascuna componente di costo. Tuttavia la riduzione delle commissioni viaggia di pari passo con il processo di diffusione. Occorre dunque che ciascun attore faccia la propria parte per arrivare ad una riduzione dei costi per tutti.

1. Dall’indagine è emerso che il 90% degli intervistati dichiarano l’uso del contante più comodo.

 

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