Trenitalia: le gare possono essere la soluzione per la qualità del servizio


Vincenzo Soprano
Amministratore delegato Trenitalia

Il panorama del trasporto pubblico su rotaia in Italia è costellato da luci e ombre e molte di queste dipendono da questioni finanziarie degli enti locali. “Le regioni in difficoltà economica, in questi ultimi anni, hanno reagito in maniera diversa e ognuna ha trovato il proprio modo per ridurre le spese per il trasporto locale”, afferma Vincenzo Soprano, Amministratore Delegato di Trenitalia.

Alcune regioni, ad esempio, hanno preferito la via dei tagli ai servizi, decurtando dal 2009 al 2014 fino al 25% i treni messi a disposizione (circa 1 treno su 4 non circola più), altre hanno aggirato l’ostacolo decidendo di non pagare più per il servizio erogato, accumulando ritardi e debiti che le hanno fatte diventare regioni insolventi e nei confronti delle quali le aziende non hanno interesse ad investire.

“Non si può giustificare davanti ad un consiglio di amministrazione un investimento in una regione che non paga da più di un anno e mezzo”, puntualizza Soprano. Per contro ci sono anche alcune regioni che sono riuscite a tenere il colpo della crisi finanziaria, ad essere puntuali con i pagamenti e a vedere, di conseguenza, nuovi investimenti delle imprese nei loro confronti.

In questa situazione generale, le gare sembrano essere lo strumento che più può aiutare a far entrare nuova linfa sul mercato e ad innalzare il livello della qualità del servizio offerto. Inoltre, precisa sempre Soprano, “attraverso le gare gli utenti potranno effettivamente rendersi conto del livello di servizio che la regione è concretamente in grado di pagare e potranno pretendere sanzioni se questo non viene erogato nella misura prevista”.

La via della predisposizione dei bandi di gara è stata già intrapresa da alcuni enti locali, specie da quelli che sono dotati di una struttura tale che consente loro di affrontare una sfida di tale portata.

“Abbiamo di fronte una stagione che ha tutti i requisiti per poter diventare un successo” - sottolinea l’Ad di Trenitalia - “ci sono le regole del gioco e c’è un arbitro, l’Autorità, che può farle rispettare”.

 

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