L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile , realtà che riunisce attualmente oltre 200 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, tra cui Consumers' Forum che è membro dell'Alleanza sin dalla sua nascita, promuove e monitora l’impegno del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che l’Italia si è impegnata in sede ONU a raggiungere entro il 2030.  Consumers' Forum partecipa concretamente alle attività del Gruppo di lavoro ASviS dedicato al Goal 12 dell'Agenda ONU 2030, Goal che ha come obiettivo "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo" e fornisce indicatori e target mirati per il raggiungimento di modelli di produzione e consumo responsabile, che sono tra loro speculari ed interdipendenti.

Il 26 giugno scorso Consumers' Forum ha dedicato la mattinata di lavori intitolata "Agenda 2030: cambiamento sociale e priorità per il consumerismo", per celebrare i venti anni di attività, proprio ai temi dell'Agenda 2030 in relazione al consumerismo, in un'epoca di rivoluzione digitale. Al convegno, tra gli altri, ha partecipato anche Enrico Giovannini Portavoce ASviS, che ha sottolineato quanto oggi siamo in un'epoca di grandi cambiamenti di sensibilità e attenzione verso i temi della sostenibilità da parte dei consumatori, anche grazie all'impegno e alla risonanza mediatica dei giovani sui temi in particolare ambientali. Ha inoltre ricordato il ruolo fondamentale delle imprese, lato produzione responsabile, rimarcando come anche su questo fronte, nell'ultimo anno ci sia stato un cambio netto di passo, anche grazie alle nuove tecnologie.

Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico e nell’impegno verso processi di produzione responsabili si attende un premio da parte del mercato in grado di valorizzare gli aspetti legati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’approccio premiale, non solo in grado di valorizzare le “imprese pioniere di sostenibilità” ma permette di fissare un benchmark nei confronti dei soggetti meno responsabili che se non vorranno perdere quote crescenti di mercato dovranno sempre di più inserire, tra i propri obiettivi, il rispetto dell’ambiente ed il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo.

Per quanto riguarda la dimensione ambientale, la crescita di sensibilità e di attenzione in Italia, sta portando sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (anche se in parte dovuta alla crisi economica), sia all’aumento della raccolta differenziata.

Analoga sensibilità va sviluppata con riferimento alla dimensione sociale, dove la pressione dal basso esercitata dai consumatori può sensibilizzare le aziende. Partendo da questo assunto, il GdL ASviS Goal12, sottogruppo dedicato al consumo responsabile (coordinato da Consumers' Forum nell'ultimo anno), ha elaborato una campagna di comunicazione istituzionale rivolta ai cittadini e dedicata a farli riflettere, prima dell'atto di acquisto, sull'importanza della loro scelta.  L'obiettivo è incentivare un comportamento di acquisto più consapevole, invitando tutti a informarsi sul livello di impegno per lo sviluppo sostenibile dei brand che si scelgono, con l’intento di premiare sempre di più le imprese che scelgono di attivarsi nel concreto per il raggiungimento dei Goal dell’Agenda 2030.

La campagna detta "Trialogo", educational e istituzionale, si concentra su tre tematiche: riduzione della plastica (impatto ambientale dello sviluppo sostenibile, attenzione al packaging – meno utilizzo di plastica, più materiali riciclabili e naturali, che meno inquinino l’ambiente); attenzione all’etichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile, incentivo al consumatore a informarsi, a leggere l’etichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualità, sulla provenienza del prodotto e sul rispetto dei lavoratori che lo fanno – incentivo al consumatore a sollecitare ai propri brand di fiducia a fornire sempre maggiori informazioni – anche quelle non dovute per legge); lotta allo spreco (con l'intento di sollecitare il consumatore a capire che comprare più cibo di quello che effettivamente consuma, e buttarne molta parte, non solo è uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha, ma è un notevole spreco di soldi propri alla fine dell’anno).

A completare il quadro sono i servizi finanziari, poiché i cittadini sono tanto consumatori quanto risparmiatori: se intesa come spinta al massimo profitto nel minore tempo possibile e a ogni costo, la finanza può essere un grande ostacolo nel perseguire un sistema sociale sostenibile e come garantire un modello responsabile ed etico è il terzo ambito di questo Position Paper del Goal 12. Solo una visione sistemica e integrata tutti e tre gli aspetti può costruire una società più equa, inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qualità della vita.

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) del Goal 12 di ASviS ha l’obiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della Finanza, Produzione e Consumo Responsabile, partendo da una sintesi di normative ed esperienze per giungere a formulare proposte operative per il contesto italiano. Una “guida” in continuo aggiornamento per enti finanziari, imprese, organizzazioni e cittadini per declinare i target presenti nel Goal 12 con linguaggio e strategie comuni, evidenziando le aree di priorità.

www.asvis.it 

 

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