L’Arera avvia un procedimento di modifica per allineare la disciplina della bolletta 2.0 alle più recenti innovazioni tecnologiche e regolatorie.  L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) apre ufficialmente il cantiere per aggiornare la bolletta 2.0, lo strumento introdotto nel 2014 per aumentare la trasparenza delle bollette per i consumi di elettricità e gas in modo razionalizzare e semplificare le informazioni contenute nelle fatture. Così l’Authority presieduta da Stefano Besseghini ha avviato un procedimento di modifica che si concluderà il prossimo 31 dicembre e che ha l’obiettivo di allineare la disciplina della bolletta 2.0 alle più recenti innovazioni tecnologico-normative e regolatorie.

L’aggiornamento della bolletta 2.0
L’aggiornamento voluto dall’Arera riguarda innanzitutto gli elementi minimi da riportare nella bolletta sintetica, uno dei tasselli della bolletta 2.0 in cui compaiono tutte le informazioni relative al cliente, al punto di fornitura e al contratto applicato: l’Autorità ha infatti deciso che quest’ultima tessera debba tener conto delle nuove soluzioni tecnologiche presenti sul mercato, vale a dire i contatori di ultima generazione (smart meter 2G), che consentono una lettura estremamente puntuale dei consumi dei clienti finali. In sostanza, spiega l’Arera, sarà necessario continuare a prevedere che le informazioni di fatturazione fornite agli utenti siano dettagliate e basate sul consumo effettivo di energia elettrica.

L’addio alle tutele di prezzo per le piccole imprese
Le correzioni dovranno poi contemplare il superamento della tutela di prezzo, già scattato dal 1° gennaio, come noto, per le piccole imprese e per alcune microimprese con l’avvio della disciplina dei servizi a tutele graduali: bisognerà cioè prevedere, chiarisce l’Autorità, delle misure che promuovano la maggiore diffusione della bolletta in formato elettronico, considerando eventualmente nuovi e diversi strumenti e procedure in modo da valutare il comportamento e la propensione del cliente finale servito nel servizio di tutele graduali rispetto alla proposta dell’operatore di passaggio alla bolletta in formato digitale in occasione dell’attivazione del servizio a tutele graduali per le piccole imprese del settore dell’elettricità.

Gli obblighi informativi dei venditori
tal proposito, vale la pena di ricordare che la stessa Autorità, nei giorni scorsi, in vista dell’addio alla tutela di prezzo per le piccole imprese ha disposto un’azione di comunicazione mirata per gli esercenti la maggior tutela relativamente ai clienti del servizio a tutele graduali per il periodo di assegnazione provvisoria, imponendo di riportare nella fattura sintetica una breve comunicazione per informare le imprese dell’avvenuto passaggio automatico, della durata di tale servizio e di come poter scegliere la fornitura nel mercato libero.

La modifica delle voci di spesa
L’Autorità chiede poi che sia uniformata la terminologia usata nella bolletta 2.0, incluso il glossario, in modo da renderla coerente con le norme vigenti in materia di fatturazione elettronica, ma vuole assicurarsi che le disposizioni della bolletta 2.0 garantiscano trasparenza e semplicità anche nel caso di contratti più innovativi, abilitati dai sistemi di smart metering 2G o, in prospettiva, dai contratti a prezzi dinamici dell’energia elettrica. C’è poi, infine, il capitolo della spesa sostenuta e su questo fronte, l’indicazione dell’Arera è molto chiaro: è opportuno valutare ulteriori interventi per garantire una maggiore trasparenza e comprensibilità dell’esborso sostenuto dal cliente finale, compresa la modifica o riclassificazione delle voci di spesa oggi disciplinate dalla bolletta 2.0.

https://www.ilsole24ore.com/art/l-autorita-apre-cantiere-bolletta-20-voci-spesa-terminologia-ecco-cosa-cambiera-ADA0C6DB

www.arera.it 

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio