"La fiducia della clientela è perno di stabilità del sistema finanziario". Le disposizioni della nuova disciplina di trasparenza dei servizi bancari e finanziari della Banca d'Italia saranno emanate "entro questo mese". E sulla commissione di massimo scoperto le parole del Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi non potrebbero essere più chiare: "Ora le banche devono risolvere la questione alla radice; sostituiscano spontaneamente, una volta per tutte, le commissioni complesse e opache con commissioni ragionevoli sui fondi messi a disposizione; per il resto, si riconduca tutto all'applicazione trasparente dei tassi di interesse".

È quanto ha detto oggi Mario Draghi nel suo intervento all'Assemblea Annuale dell'Associazione Bancaria Italiana. "A partire dall'inizio del 2010 i tassi determinanti ai fini di prevenzione dell'usura includeranno tutti gli oneri accessori: la commissione di massimo scoperto se ancora esistente, le commitment fees, i compensi di mediazione, ogni altra spesa connessa con il finanziamento".

Credito e banche, remunerazione e management, riforma della vigilanza europea, norme antiriciclaggio: sono numerosi i temi affrontati nella sua relazione dal Governatore, che si è soffermato inoltre sulla protezione del cliente. "La crisi - ha detto - rafforza la necessità di continuare nell'azione per migliorare gli standard di correttezza e trasparenza nei rapporti con il pubblico; per dirimere in tempi rapidi le controversie tra gli intermediari e i clienti; per promuovere un uso più consapevole degli strumenti finanziari da parte dei risparmiatori e degli investitori". Draghi ha inoltre sottolineato che "la nuova disciplina di trasparenza dei servizi bancari e finanziari della Banca d'Italia si è profondamente evoluta rispetto al passato, vuole che il cliente disponga di informazioni semplici da capire, utili a valutare la convenienza delle operazioni che gli vengono proposte, la correttezza di chi gliele propone; richiede agli intermediari di adottare procedure interne che assicurino comportamenti corretti". Le disposizioni, ha annunciato, "verranno emanate entro questo mese". Il Governatore ha inoltre ricordato l'introduzione dell'Arbitro Bancario Finanziario, "il nuovo sistema per risolvere le controversie in materia di servizi bancari e finanziari".

 

Sono state rinnovate le cariche di Consumers' Forum. Il nuovo presidente è Sergio Veroli, già vicepresidente di Federconsumatori. Il nuovo vicepresidente è Giuseppe Rinaldi (Telecom Italia) e Giustino Trincia di Cittadinanzattiva è stato nominato segretario generale.

Approvato anche un ordine del giorno che impegna il direttivo a rivedere lo Statuto in modo da valorizzare il ruolo sul piano politico del segretario generale e di assicurare a Consumers' Forum una gestione collegiale. Secondo il presidente neoeletto Veroli e il segretario generale Trincia le nuove sfide per il futuro sono quelle di far avere un ruolo sempre più forte alla conciliazione paritetica nella soluzione del contenzioso con le aziende; proiettare sull'Europa un'esperienza unica come quella di Consumers' Forum e, infine, sviluppare una sempre maggiore attenzione per la qualità di prodotti e servizi e per la responsabilità sociale delle imprese.

 

Dal primo settembre sarà attivo un Fondo di garanzia di 30 milioni di euro per favorire il reinserimento lavorativo o l'attività imprenditoriale delle famiglie che abbiano perso ogni forma di reddito. Si tratta del programma nazionale di microcredito per le famiglie in difficoltà, frutto dell'accordo fra l'Associazione bancaria italiana (Abi) e la Conferenza episcopale italiana (Cei), le cui linee sono state illustrate a Bari. Gli incontri proseguiranno a Firenze, Reggio Calabria e Verona.

L'Accordo quadro Abi-Cei è volto a favorire l'erogazione di finanziamenti in favore delle famiglie numerose, o gravate da malattia o disabilità, che abbiano perso ogni forma di reddito e che abbiano un progetto per il reinserimento lavorativo o l'avvio di un'attività imprenditoriale, attraverso la garanzia di un fondo istituito dalla Cei stessa. Il Fondo, che ha una dotazione iniziale di 30 milioni di euro, potrà sviluppare finanziamenti fino a 180 milioni di euro.

I finanziamenti ammissibili alla garanzia, informa l'Abi in una nota, hanno un importo non superiore a 6 mila euro e vengono erogati in tranche successive pari a 500 euro mensili, ovvero secondo modalità concordate tra banca e cliente. Il finanziamento può essere esteso per un ulteriore anno, per un importo di ulteriori 6 mila euro previa valutazione da parte della banca. Il piano di rimborso del prestito decorre trascorsi 12 mesi dalla delibera e con una durata massima di 5 anni. E' previsto che a tale finanziamento si applichi un tasso annuo effettivo globale (Taeg) non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio (Tegm) sui prestiti personali, pubblicato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ai sensi della legge 108/1996.

Avrà inizio il prossimo ottobre il Master europeo in Consumer Affairs che offrirà a neo-laureati e professioni l'opportunità di sviluppare conoscenze utili e di colmare la lacune di specializzati nel settore consumeristico. Il Master, finanziato e patrocinato dall'Unione Europea, si svolgerà presso la Facoltà di Economia - Rimini dell'Università di Bologna, in collaborazione con le Università di Barcellona - Universitat de Barcellona - (capofila); l'Università di Londra - Brunel University; l'Università di Montpellier - Universitè di Montpellier e l'Università di Timisoara - Universitea de Vest Dion Timisoara.

Il corso si compone di due moduli didattici e di un modulo dedicato allo stage. Il primo modulo, generale e comune a tutte le cinque sedi consorziate, si svolgerà nella lingua dello Stato di appartenenza delle singole Università; il secondo, di approfondimento su temi diversificati per ogni sede, sarà tenuto in lingua inglese. In particolare gli argomenti trattati saranno relativi a Service and Tourism (Rimini), Safety and quality of products and services (Barcellona), Advertising and consumer (Timisoara), Food law and management (Montpellier) e. Distance sale and e-commerce (Londra).

Le lezioni avranno inizio a ottobre 2009. Il corso si concluderà nel 2011. Informazioni sul sito http://www.emca.info/.

Nel 2008 il prezzo medio delle coperture R.C. auto si e’ ridotto del 3,6%; dal 2004 ad oggi il calo complessivo dei costi è stato dell'8,3%. Questo grazie soprattutto alla concorrenza che si e’ sviluppata tra le imprese. La qualita’ del servizio di liquidazione e’ migliorata di molto dopo l’introduzione del risarcimento diretto.

Questi sono i dati positivi presentati oggi da Fabio Cerchiai, Presidente dell’Ania, che ha aperto l’assemblea annuale, tenutasi oggi a Roma. Ma ecco le noti dolenti: risultano ancora alti i costi dei sinistri e i costi di gestione per le imprese; nel 2008, su 100 euro di premi incassati dalle imprese ne sono stati spesi 101 per sinistri e costi gestionali. Le altre criticita’ del settore italiano delle assicurazioni sono l’alta frequenza dei sinistri, le carenze nella sicurezza stradale e le frodi.

Per il futuro l’Ania propone un quadro di riforme che coinvolga il welfare, in particolare la parte della previdenza, quella della sanità e quella dell’assistenza alle persone non autosufficienti.

Su questo Cerchiai ha avuto l’appoggio dei Ministri Scajola e Brunetta, presenti all’assemblea. Dalle Associazioni dei consumatori, invece, si e’ alzato un coro di dissensi. Contestazioni sui dati diffusi dall’Ania riguardo ai prezzi dell’R.C. auto.

“I prezzi delle polizze non accennano a calare - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - anzi crescono al ritmo del 5% annuo, e solo negli ultimi 10 anni le tariffe R.C. auto sono aumentate del 145%. Le situazioni piu’ critiche riguardano soprattutto i neopatentati e il sud Italia, dove in molte zone assicurare un motociclo costa più del mezzo stesso”.

“A parita’ di polizza R.C. Auto non c’e’ stata una diminuzione del costo, bensi’ un aumento, stimabile intorno al 15-18% - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – le tariffe sono piu’ alte della media europea, anche se e’ vero che i consumatori si stanno sempre piu’ abituando a seguire e a vagliare le offerte, molteplici, presenti nel settore. E’ in crescita, in tal senso, la stipula delle polizze online, piu’ convenienti di quelle tradizionali anche del 20%, ma che presentano un grande ostacolo per i clienti ultracinquantenni, che soffrono l’assenza di un riscontro umano. Si sta formando – aggiunge Pilieri - una sorta di discriminazione tra i clienti, ad essere svantaggiati sono soprattutto i pensionati e i piu’ anziani. Anche l’opzione furto e incendio presenta una problematica, soprattutto quando abbinata all’acquisto di un box satellitare. Se e’ vero che vi sono sconti del 30% sul costo della polizza, e’ vero anche che il costo dell’apparecchio e’ a carico del cliente e non viene registrato sulla polizza che, al netto, presenta uno sconto tra l’8 e il 10%.”

“I dati raccolti periodicamente dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori rilevano una realta’ ben lontana da quella descritta oggi dal Presidente dell’Ania, registrando invece aumenti consistenti, del 5-7% per i cinquantenni, con punte del 19% e, cosa ancor piu’ grave, rincari considerevoli per le gia’ elevatissime polizze per i diciottenni, in media del 4-5%, con punte del 15-16%. Con queste percentuali si arriva a registrare, a partire dal 1996, un impressionante aumento del 154%!”

“A fronte di questa situazione – dichiarano Elio Lannutti, Presidente Adusbef e Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori - invece che operare in direzione di una riduzione dei premi, si continua a tentare di neutralizzare le norme che immettono competitività nel settore, ad esempio attaccando la figura degli agenti plurimandatari.

Paolo Landi, Segretario Generale di Adiconsum augura che “in futuro ci sia piu’ trasparenza sulle polizze vita e piu’ investimenti sulla prevenzione dei sinistri”. “Quei consumatori che si erano affidati al welfare privato negli Stati Uniti oggi stanno pagando un caro prezzo – spiega Landi - La relazione di Cerchiai e’ interessante perche’ impostata su una collaborazione del pubblico con il privato, una collaborazione che, pero’, non puo’, ne’ deve essere sostitutiva del welfare pubblico. Le risorse aggiuntive non possono quindi andare solo al privato, ma al miglioramento di quello pubblico. Il privato deve restare integrativo e facoltativo”.

Sulla proposta di una polizza obbligatoria sul rischio sismico e calamita’ naturali che ha animato l’assemblea, Adiconsum esprime la propria contrarieta’, perche’ essa sarebbe ne’ piu’ ne’ meno una nuova tassa. Ci chiediamo infatti chi assicurerebbe le case costruite nell’area vesuviana o le case di molti centri storici che per essere messe in sicurezza dovrebbero essere abbattute e poi ricostruite?

In calo le bollette per l'elettricità e il gas. Parte da oggi la riduzione delle condizioni economiche di maggior tutela stabilite dall'Autorità, pari a meno 1% per l'energia elettrica e meno 7,7% per il gas. Per la famiglia tipo si ha un risparmio complessivo su base annua di 85 euro: la spesa annua si riduce infatti di circa 5 euro per l'energia elettrica di 80 euro per il gas naturale. Cala anche il Gpl (gas di petrolio liquefatto), con un meno 1% e una minore spesa su base annua di 6 euro. È quanto ha reso noto l'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

Si tratta, rileva l'Autorità, della terza diminuzione dell'anno: "Ipotizzando di applicare il prezzo di dicembre '08 ai consumi annui di una famiglia tipo e quello di luglio '09 agli stessi consumi - stima l'Autorità - queste riduzioni portano ad un risparmio totale lordo (gas ed energia elettrica) di 212 euro (meno 13,1%)".

Meno consumi, più rimedi tradizionali, e un occhio anche ai prodotti più economici sono le tendenze che emergeranno fra i consumatori nei confronti dell'uso di farmaci da banco, secondo una ricerca condotta da The Nielsen Company in 50 Paesi.

Il 12% dei consumatori a livello globale userà con meno frequenza i medicinali da banco e quasi la metà ne modificherà l'uso: il 46% dei consumatori mondiali indica infatti che il rallentamento dell'economia potrebbe incidere sulla quantità o sul tipo di farmaci usati, anche se i livelli variano molto da Paese a Paese. Sono ad esempio il 5% in Danimarca ma il 79% in Cina, un terzo degli europei, il 31% dei nord americani ma percentuali più elevate nei paesi in via di sviluppo.

Dal 1° luglio entrano in vigore le nuove tariffe per il roaming europeo. Telefonare con il proprio cellulare da un Paese dell'Ue diverso dal proprio costerà al massimo 43 centesimi di euro; ricevere chiamate quando si è in un altro Stato membro non costerà più di 19 centesimi al minuto; per mandare un SMS non si pagherà più di 11 centesimi. Quest'ultima novità è particolarmente significativa perché fino ad oggi il costo degli SMS in roaming poteva arrivare a costare 80 centesimi di euro.

E domani ci saranno limiti di tariffe anche per la navigazione in Internet, e dunque per lo scaricamento di dati e la condivisione di file: costo limite 1 euro per Mega-byte, con un massimo di fatturazione di 50 euro. Questo confine è stato deciso dall'Unione europea per evitare le brutte sorprese agli utenti al rientro dalla loro trasferta; il consumatore è poi libero di innalzare questo tetto massimo di spesa.

Ad esprimere soddisfazione per l'entrata in vigore del nuovo regolamento sul roaming è il Beuc, l'Organizzazione europea dei consumatori, che sottolinea l'importanza di "poter usare il cellulare senza confini, in un'Europa in cui ormai si viaggia senza confini".

 

Una ricerca dell'Inran ha registrato i consumi alimentari in Italia: la carne resta uno degli alimenti preferiti dagli italiani. Gli italiani mangiano infatti poca frutta e poca verdura, soprattutto da giovani; ma i veri "nemici" delle nostre tavole sono i legumi. Per tutte le età il consumo giornaliero di legumi è inferiore alla quantità minima consigliata. La carne, invece, la fa da padrone in tutte le case degli italiani: addirittura si superano i 65 grammi al giorno di carne rossa fresca e conservata, il limite indicato per prevenire le malattie al colon.

Questo è il quadro dei consumi delle famiglie italiane, secondo un'indagine condotta dall'Inran, l'Istituto nazionale per la ricerca degli alimenti e la nutrizione. L'indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 1.300 famiglie, per un totale di 3.325 soggetti di tutte le età. L'Italia è stata divisa in 4 aree geografiche e l'indagine è durata esattamente un anno, dal 2005 al 2006, così da avere un quadro stagionale completo.

Dunque ecco la sintesi dei consumi alimentari degli italiani. Una media di 100 grammi di carne al giorno, senza considerare le "mangiate" di Pasqua e Natale; poca frutta, poca verdura e quasi nessun legume. Colazioni sempre più rare e sempre più pasti fuori casa, con cibi sempre più sofisticati con uno scarso apporto nutrizionale, un basso potere saziante e un alto contenuto di grassi. E tante bottiglie di acqua minerale: l'Italia si conferma tra i paesi con il consumo di acqua minerale altissimo. E' poi aumentato, soprattutto negli anni recenti, il consumo di soft drink.

La Commissione europea ha annunciato che 25 Stati, fra i quali l'Italia, riceveranno lettere di costituzione in mora per il mancato rispetto dei regolamenti comunitari su elettricità e gas.
 
La Commissione europea punta a un mercato dell'energia efficace e competitivo in tutta Europa. Per questo Bruxelles ha annunciato che 25 Stati europei - fra i quali l'Italia - riceveranno lettere di costituzione in mora per il mancato rispetto dei regolamenti applicabili in tema di elettricità e gas. L'accusa dell'Europa è che gli Stati, non conformandosi alla legislazione europea, "impediscono ai cittadini di beneficiare di un mercato dell'energia aperto e competitivo".

L'intervento della Commissione riguarda violazioni di diverse disposizioni della legislazione comunitaria in tema di gas e elettricità. Fra le violazioni individuate, ci sono "la mancanza di informazioni fornite dagli operatori dei sistemi di trasmissione del gas e dell'elettricità che ostacola un effettivo accesso dei fornitori alla rete" e "l'inadeguatezza dei sistemi di attribuzione della capacità di rete per ottimizzare l'uso di quest'ultima per il trasporto di elettricità e gas negli Stati membri". Vengono inoltre rilevati la mancata cooperazione transfrontaliera per distribuire meglio la capacità di rete e sforzi inadeguati da parte dei sistemi di trasmissione del gas. La Commissione contesta inoltre "l 'assenza di interventi efficaci delle autorità nei casi di violazione dei regolamenti Ue e la mancanza di sistemi di sanzione efficaci a livello nazionale" e l'esistenza di prezzi regolamentati.

Fra le violazioni alle norme comunitarie, si segnala inoltre "l'assenza di adeguate procedure di composizione delle controversie per i consumatori a livello nazionale": per la Commissione, l'assenza di procedure semplici e trasparenti per gestire i reclami "può rendere i consumatori riluttanti a partecipare al mercato interno" mentre le direttive stabiliscono obblighi chiari perché siano assicurate ai consumatori opzioni alternative.
 

In Italia, nel 2009, "l'occupazione si ridurrà di almeno il 2 per cento, ed i consumi delle famiglie - pur sorretti dal miglioramento del potere d'acquisto dovuto alla riduzione dei tassi d'interesse e dei prezzi delle materie prime - si contrarranno di almeno l'1,5 per cento". È la stima di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che oggi ha tenuto l'annuale assemblea dalla quale è arrivata la richiesta di "fisco giusto e meno tasse" quale "obiettivo che non deve essere accantonato".

Per Sangalli si tratta dunque di una "crisi di sistema". "La crisi - ha detto - è stata violenta ed i suoi effetti sono profondi. Ma, per fortuna, la crisi, pur tra limiti e contraddizioni, è stata governata: con il coordinamento internazionale degli Stati e delle autorità monetarie; con la scelta di non lesinare risorse per ripristinare la fiducia nel sistema bancario e tra le banche; con stimoli fiscali all'economia reale". La crisi, ha aggiunto, richiede che si apra un'altra fase storica: "Un'altra fase, che faccia tesoro della lezione della crisi e, anzitutto, della necessità di ricostruire crescita e sviluppo sotto il segno di una maggiore attenzione alle ragioni del lavoro e dell'economia reale; di costruire istituzioni e regole coerenti con la nuova geografia della crescita e dello sviluppo nell'economia globalizzata e con le sfide che da essa discendono".

Analizzando l'Italia al tempo della crisi, Sangalli ha evidenziato che "il realismo è doveroso" e che dunque "con ogni probabilità, i tempi della fuoriuscita dalla crisi non si discosteranno, nel nostro Paese, da quanto stimato, a livello mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale". L'Italia, dunque, "archivia il 2008 con una riduzione del PIL dell'1 per cento" mentre per il 2009 si prevedono riduzioni dal 4 per cento in su. Nel 2009, ha aggiunto Sangalli, "l'occupazione si ridurrà di almeno il 2 per cento, ed i consumi delle famiglie - pur sorretti dal miglioramento del potere d'acquisto dovuto alla riduzione dei tassi d'interesse e dei prezzi delle materie prime - si contrarranno di almeno l'1,5 per cento".

L'immagine della class action restituita dai giornali italiani è quella di una versione che soffre del continuo e dannoso confronto con quella statunitense,  frutto di un compromesso, pasticciata oltre che troppo farraginosa. E' quanto rileva una ricerca commissionata da Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino in collaborazione con Consumer's Forum ad un gruppo di ricercatori dell'Università La Sapienza, che ha analizzato 369 articoli apparsi l'anno scorso sui 4 quotidiani di maggiore diffusione (La Repubblica, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore e Italia Oggi).

Come affrontano i quotidiani l'argomento class action? Dalla ricerca emerge che la narrazione giornalistica guarda alla class action ancorandosi prevalentemente a casi concreti: il riferimento ad una particolare class action compare infatti nella larga maggioranza degli articoli (69,6%). Guardando al contenuto di questi riferimenti (se presenti), emerge come essi abbiano per oggetto in primo luogo la possibilità (ovvero la "minaccia") di intraprendere un'azione collettiva (42,8% dei casi), quasi a sottolinearne una valenza di "spauracchio", in particolare nei confronti delle imprese. Al secondo posto gli articoli dedicati agli sviluppi o gli aggiornamenti su una class action in corso (23,7%), che rendono evidente il peso della vicenda Parmalat su questa categoria.

Di particolare interesse è la verifica dei settori cui si riferiscono i richiami alla class action (vedi tabella): al primo posto il settore bancario (36,9%). E' un dato netto, sul quale pesano in maniera determinante gli sviluppi del caso Parmalat e la pesante crisi finanziaria nel mercato dei subprime americani, il crack di Lehmann Brothers e di altre banche d'affari statunitensi. A seguire, il comparto della telefonia e delle telecomunicazioni, spesso associato a clausole vessatorie nei confronti dei consumatori (13,1%). Al quarto posto, anche per effetto delle aspettative e delle critiche scaturite dalle dichiarazioni del ministro Brunetta, c'è la pubblica amministrazione (8,3%).

 

Le attività di lotta alla contraffazione e alla pirateria, a tutela del "made in Italy", registrano un bilancio di 47 milioni di prodotti sequestrati con marchi falsi e ingannevoli o di qualità scadente per la sicurezza dei consumatori. In particolare sono stati scoperti 20 milioni di capi falsi nel settore della moda (+60%), 4 milioni di opere d'ingegno duplicate (+60%), 14 milioni di beni di consumo e 9 milioni di giocattoli insicuri. Questi i dati resi noti oggi dalla Guardia di Finanza e relativi ai primi cinque mesi del 2009.

Nei primi 5 mesi del 2009 sono stati nascosti al fisco, e scoperti dalla Guardia di Finanza, redditi per 13,7 miliardi di euro, un 10% in più rispetto al 2008. A questi si aggiungono oltre 3 miliardi di euro detenuti all'estero e triangolazioni con Paesi "off-shore": tutto questo fa parte del patrimonio evaso allo Stato italiano nei primi 5 mesi dell'anno e portato alla luce dall'attività della Guardia di Finanza.

Il patrimonio sequestrato alle mafie ha raggiunto il valore di 1,1 miliardi di euro, mentre il valore dei tagliandi delle lotterie istantanee non autorizzate ha superato i 4 miliardi. In questi 5 mesi la Guardia di Finanza ha individuato 3.200 evasori fiscali che hanno occultato redditi per oltre 8 miliardi; sono state accertate frodi "carosello" per emissione ed utilizzo di fatture false con addebiti d'Iva per 1,1 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2008.

In Italia sta aumentando il gettito fiscale. Un dato su tutti lo conferma: le somme incassate dall'Agenzia delle Entrate nei confronti dei soggetti verificati sono in costante crescita (+28% nel 2008 rispetto all'anno precedente).

 

Al via il nuovo network per la promozione del consumo sostenibile nelle regioni europee, con la missione di partecipare al processo decisionale Ue nel campo dei diritti dei consumatori: è questo l'obiettivo del network Nepim, presentato nei giorni scorsi nella sede del Comitato delle regioni. Vicepresidente di Nepim è l'assessore ai consumatori della Regione Toscana, Eugenio Baronti, che ha sottolineato gli obiettivi del network: "Vogliamo aiutare la Commissione a promuovere in Europa un consumo critico e responsabile, mettendo i consumatori nella condizione di compiere scelte sostenibili, difendendo il loro diritto di scelta autonoma dei prodotti sul mercato interno e promuovendo produzioni ecologicamente sostenibili ed eticamente responsabili".

"Il network - ha spiegato Baronti - si propone come interlocutore politico delle istituzioni Ue per contribuire allo sviluppo della politica europea dei consumatori secondo un approccio regionale, ma intende anche partecipare a progetti per favorire la diffusione di buone pratiche nel campo dell'educazione al consumo consapevole nelle diverse regioni europee. In questo senso la presenza delle associazioni dei consumatori al suo interno assume un'importanza cruciale".

Nepim è composto da 12 partner di 7 paesi (Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Austria, Repubblica Ceca), in rappresentanza non solo di regioni e loro agenzie, ma anche di organizzazioni dei consumatori. Altri partner italiani sono la Regione Umbria e le Province autonome di Trento e Bolzano.


 

E' operativa da oggi in 25 Comuni in provincia di Padova, di Verona, di Vicenza e di Venezia Mirano la sperimentazione del progetto Reti amiche fra Comuni e Notai, e sono in corso i lavori per estenderla anche nei Comuni di Forlì, Roma, Brescia e Prato.

Oggi a Palazzo Chigi, il Ministro della Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta e il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Paolo Piccoli hanno infatti presentato la sperimentazione del progetto "Reti Amiche" tra notai e Comuni che segue il protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso 22 dicembre. L'obiettivo è di fornire ai cittadini un servizio sperimentale di visura on line dei dati anagrafici e di stati civile fruibile direttamente attraverso lo studio notarile.

Tutti i notai italiani, collegati tra loro e con la P.A. attraverso la rete informatica del Notariato, possono, attraverso questo servizio, acquisire e verificare on-line (in tempo reale) le informazioni di stato civile e anagrafiche necessarie per l'espletamento della loro attività richieste dai cittadini residenti o originari dei comuni aderenti all'iniziativa.

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