Educazione finanziaria: passi da fare per il prossimo futuro

Serve una “cabina di regia” per coordinare i vari programmi di educazione finanziaria presenti sul territorio. Servono interventi di chiarimento e aggiornamento sui siti internet stessi degli istituti bancari. Serve infine non dimenticare problemi che si sono consolidati negli anni anche a causa della crisi economica, come è accaduto per il sovraindebitamento, che talvolta comprende situazioni con numerosi creditori, talvolta scaturisce da difficoltà oggettive delle famiglie che non riescono più a far fronte a debiti anche relativamente piccoli.

L’incontro sull’educazione finanziaria organizzato da Consumers’ Forum ha rappresentato l’occasione per portare nel dibattito tante diverse esigenze, con una prospettiva comune: la necessità di mettere insieme le forze e le iniziative, di coordinarsi, e di colmare un gap che rischia di diventare pesantissimo. Soprattutto se si considera che conoscenze e competenze vanno condivise a partire dai giovani e dalle scuole ma devono arrivare a tutti i cittadini.

Sullo sfondo, fra l’altro, ci sono progetti di legge “fatti male”, sottolinea il presidente di Consumers’ Forum Fabio Picciolini, che ha evidenziato una serie di passaggi fondamentali: garantire pari opportunità di accesso all’educazione finanziaria, che significa anche “il prodotto giusto alla persona giusta”; opportunità di un portale nazionale; esigenza di non disperdere le energie in campo. Per Picciolini passi fondamentali sono il monitoraggio delle iniziative esistenti; la predisposizione di un portale o di una piattaforma per il confronto anche fra formatori; la realizzazione di una cabina di regia con gli stakeholder; la creazione di un “polmone finanziario” da utilizzare per la realizzazione delle iniziative; e, ultimo passo, la segnalazione al legislatore. “L’educazione finanziaria c’è ma va resa omogenea per tutti”.

 

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