“Nel nostro Paese scioperare non è una cosa semplice ed infatti allo stato attuale ci sono pochi scioperi politici e molti scioperi locali”. Ha esordito così Roberto Alesse, Presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha proseguito passando in rassegna le attività principali dell’autorità che presiede e soffermandosi su un aspetto peculiare: “Tra i nostri compiti vi è quello di prevenire il conflitto ascoltando le ragioni di tutti e, soprattutto, accertando le responsabilità e, nel caso di conflitto generato da irresponsabilità dell’azienda, l’Autorità ha facoltà di sanzionare”.

Non poteva mancare, nel suo intervento un riferimento alla situazione attuale del Paese che vive una situazione delicata in diversi settori strategici dell’economia.

Ma, se spostiamo l’attenzione sui disagi che provocano gli scioperi non può passare inosservato il danno che le astensioni sul lavoro recano nell’ambito del trasporto pubblico locale. Il trasporto pubblico locale, infatti, è notoriamente fonte di disservizi per i pendolari come dimostra un primo bilancio delle segnalazioni ricevute dall’Autorità dei trasporti che, dallo scorso luglio, ha approvato il “Regolamento” e il “Modulo di reclamo” per l’accertamento e l’irrogazione delle sanzioni previste dal Decreto legislativo 17 aprile 2014 n. 70, in attuazione della disciplina sui diritti ed obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario contenuta nel Regolamento comunitario (CE) n. 1371/2007.

“Abbiamo ricevuto già un centinaio di segnalazioni, la maggior parte di esse riguardanti il trasporto pubblico locale. Non abbiamo irrogato alcuna sanzione perché, finora, le aziende hanno messo in atto un ravvedimento operoso” ha spiegato Andrea Camanzi, Presidente dell’Autorità dei trasporti, sottolineando che il compito dell’Autorità è esclusivamente quello di irrogare sanzioni alle imprese ferroviarie inadempienti e non di prevedere un risarcimento per i passeggeri.