Giuseppe Rinaldi
Vice Presidente
Consumers' Forum

Gentili Lettori, in questo numero continuiamo la nostra analisi, iniziata nel numero precedente della newsletter di Consumers’ Forum, del Decreto sulle liberalizzazioni recentemente approvato.

Abbiamo il piacere di ospitare un importante contributo del Commissario Antitrust Professoressa Rabitti Bedogni, che fornisce un quadro aggiornato delle modifiche riguardanti il ruolo ed i nuovi poteri sanzionatori dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Il Decreto sulle liberalizzazioni, detto anche decreto “Cresci Italia”, tocca vasti settori economici: mutui e conti correnti di base, novità per le farmacie, accesso alle libere professioni, liberalizzazioni nel settore dei carburanti, agevolazioni per i giovani che vogliono aprire una società, indennizzo diretto nelle assicurazioni, Class Action, infrastrutture, ecc.

Le critiche, le proteste e le richieste di modifica da parte dei soggetti interessati spesso sostenute dalle varie rappresentanze  politiche mettono a fuoco le forti contraddizioni che travagliano la società italiana,  soprattutto in questo particolare momento di crisi.

Il Decreto rappresenta un’azione  importante di questo governo in quanto dovrebbe favorire e rilanciare la crescita fino ad ora stagnante a causa delle numerose manovre economiche “Salva Italia” approvate sia dai precedenti governi che dall’attuale governo e impostate sul solo prelievo fiscale .

Certo, forse si poteva fare di più e meglio. Nel campo delle farmacie ad esempio si è puntato su un numero di licenze maggiori anziché privilegiare le modalità distributive di alcuni farmaci, stessa cosa nella distribuzione dei carburanti ecc. .

Al di là del polverone sollevato dalle lobby corporative finalizzato ad impedire la perdita di piccoli o grandi privilegi, si deve dare atto al Governo Monti dello sforzo per un passaggio equilibrato e graduale alle liberalizzazioni, sforzo che se non fosse stato fatto avrebbe provocato uno scontro sociale ancor più aspro e probabilmente il blocco dello stesso decreto.

Liberalizzare non significa automaticamente una riduzione dei costi a vantaggio dei consumatori, è necessario che i provvedimenti siano finalizzati caso per caso, magari con piccoli interventi che contribuiscono ad avere meno regole per i consumatori e più fiducia degli stessi nei controlli sia da parte delle Authority che dei soggetti preposti a tale compito.

La fiducia dei consumatori nel mercato, in una moderna economia ormai globalizzata e digitale, svolge infatti un ruolo importante. Per ritrovare la fiducia è necessario però che i cittadini consumatori siano considerati protagonisti di un mercato unico, incoraggiandoli a partecipare attivamente al funzionamento dello stesso al fine di  contribuire  a proteggere le condizioni di una sana concorrenzialità.

L’accesso a strumenti efficienti di risoluzione delle controversie e a meccanismi che facilitino l’ottenimento di un diritto violato nei confronti del consumatore può certamente costituire un elemento importante per promuovere la fiducia degli stessi nel mercato e migliorarne il suo funzionamento.

Proprio con l’obiettivo di migliorare l’esecuzione di tali diritti la stessa Unione Europea ha creato o comunque previsto strumenti diversificati o complementari in modo da essere utilizzati efficacemente in varie circostanze a seconda che si tratti del coinvolgimento di singoli o più consumatori coinvolti. Nel febbraio 2011 la Commissione Europea aveva avviato una consultazione pubblica con ampio coinvolgimento di tutti gli attori, al fine di individuare una forma giuridica tale che da una parte si dimostrasse  efficace e dall’altra scongiurasse eventuali distorsioni e abusi  propri della class action modello statunitense. Dai numerosi contributi pervenuti in seguito alla consultazione pubblica la Commissione elaborerà entro il 2012 una proposta che potrà avere valore legislativo o meno ma che sicuramente sarà un passo importante per il mercato europeo, quale che esso sia.

In questo numero grazie all’aiuto del Professor Bartolomucci (ricercatore di Diritto Privato all’Università Parthenope di Napoli) affrontiamo una disamina della nuova class action, dell’estensione dei diritti collettivi da tutela dei diritti identici a tutela dei diritti omogenei,  illustrando le modifiche normative alla disciplina.  Sempre sul tema dei “collettive Redress” abbiamo chiesto all’Avv. Fratini (consulente a Bruxelles) di descriverci lo stato dell’arte dei lavori a livello europeo.

Infine ospitiamo con piacere la voce di Federdistribuzione, a firma di Stefano Crippa (Direttore Area Comunicazione e Ricerche), per un punto di vista sulle liberalizzazioni riguardante le farmacie e alcuni farmaci, chiedendogli una posizione anche sul delicato tema dell’aumento dell’Iva.

 

Buona lettura!

 

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