gdfSi è conclusa venerdì 17 la seconda giornata dedicata al fenomeno della contraffazione organizzata dal Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza e dallo studio legale Trevisan & Cuonzo.

Il workshop ha visto la partecipazione, oltre che dei vertici del Comando Unità Speciali, di illustri personalità del mondo imprenditoriale, accademico, professionale e della Pubblica Amministrazione, a livello locale, nazionale ed internazionale, che, a vario titolo, sono impegnati nella annosa lotta al fenomeno della contraffazione.

La prima giornata, dal titolo "la contraffazione: storia ed evoluzione", si è svolta nella magnifica cornice dell'aula magna dell'Ateneo dell'Università Aldo Moro di Bari il 6 ottobre. La conferenza, dal taglio storico-culturale, attraverso i suoi interpreti ha permesso di ripercorrere l'evoluzione della contraffazione e della normativa anti-contraffazione a partire dalle origini, collocate nel mondo antico, sino ai giorni nostri, riservando curiosità ed, al tempo stesso, interessanti spunti di riflessione in merito alla sua diversa percezione sociale nel corso del tempo.

La seconda giornata, intitolata "lotta alla contraffazione: profili pratici ed operativi / la voce delle imprese", ha creato un momento di incontro tra tutti i protagonisti per discutere, confrontare ed elaborare strategie condivise, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno, per analizzare il fenomeno e combatterlo.

La contraffazione ha oggi una dimensione sempre più globale che ha minato alle fondamenta, contaminato e falsato il mercato legale contribuendo, in modo sostanziale, ad indebolirlo a chiaro danno delle imprese, dei consumatori e dello Stato.

Le parti, tutte, hanno inteso porre le basi per intraprendere un fattiva collaborazione nella consapevolezza che per combattere e debellare il fenomeno sia necessario "fare sistema".

In proposito la Guardia di Finanza, dal primo gennaio 2014 ha dato il via al progetto S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti Contraffazione) cofinanziato dall'Unione Europea e la cui sede operativa è sita proprio nella città di Bari.

Il S.I.A.C. è un moderno sistema informatico grazie al quale le aziende, in sinergia con la Guardia di Finanza, le altre forze di polizia e le associazioni di categoria hanno la possibilità di mettere in campo una nuova forma di difesa dei propri brand e di dare supporto alle attività investigative accreditandosi gratuitamente e caricando sul S.I.A.C. informazioni sui prodotti, sui marchi, sui packaging e sui distributori autorizzati, nonché qualsiasi altra notizia che possa aiutare gli operatori su strada a riconoscere il falso.

Il S.I.A.C. raccoglie inoltre, tutti i dati relativi alle risultanze delle operazioni, utili per effettuare le successive analisi d'intelligence mirate a ricostruire la "filiera del falso".

Non solo, il Sistema, tra le tante funzioni, permette anche la geo-localizzazione delle attività illecite e la ricostruzione dei flussi di provenienza dei prodotti contraffatti e/o pericolosi per la salute.

Nei primi 10 mesi dell'anno l'analisi dei risultati ottenuti ha fornito risposte sorprendenti: non c'è settore merceologico che non ha trovato almeno un "tarocco". La Guardia di Finanza ha sequestrato dai pennarelli destinati ai banchi di scuola ai prodotti per l'igiene quotidiana; dalle scarpe e magliette dei brand più lussuosi agli autoricambi; dai detersivi ai collanti, ai giocattoli per finire ai farmaci.

Menzione a parte va fatta per i prodotti agroalimentari per i quali, spesso, oltre al danno alla salute va associato quello all'immagine delle eccellenze del nostro paese che con maggiore frequenza vengono colpite nella loro credibilità.
Per ultimo va ricordato un fenomeno che ha tanto imperversato negli anni 90 fino a tutto il primo decennio di questo secolo: la pirateria in campo commerciale. Oggi sono sempre di meno cd e dvd illecitamente duplicati e venduti agli angoli delle strade, perché vi è una maggiore facilità a "scaricare" film, musica e programmi software attraverso il web. Ma anche qui le strategie di contrasto si sono adeguate e ad oggi hanno portato all'oscuramento di oltre 160 nomi a dominio per pratiche commerciali scorrette.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web: http://siac.gdf.it .

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