luce e gasL’Autorità per l’energia chiede bollette basate su consumi effettivi, letture più frequenti e nuovi indennizzi automatici per ridurre stime e acconti in bolletta. Insieme a questo, tempi certi per le bollette di chiusura in caso di cambio fornitore o di disattivazione.

Le proposte sono contenute nel documento “Fatturazione nel mercato retail” (405/2015/R/COM) cui i soggetti interessati potranno far arrivare le loro osservazioni entro il 30 settembre 2015.

Come spiega l’Autorità, le principali proposte per risolvere alcune delle criticità in tema di fatturazione sono “bollette sempre più basate su consumi effettivi grazie a nuovi obblighi di lettura, a incentivi all’utilizzo dell’autolettura da parte del cliente e a criteri che riducano la differenza tra valori reali e stimati; incremento della periodicità di invio delle bollette e indennizzi automatici per ritardi; divieto di fatture “miste”, cioè con dati effettivi e stimati, in caso di scelta di fatturazione mensile. Tempi certi per le bollette di chiusura in caso di cambio fornitore, volture o disattivazione”.

Gli interventi proposti, che riguardano i piccoli clienti sia sul mercato libero che in tutela, si basano anche sui primi risultati dell’indagine fatta sulla fatturazione: da questa emerge come le bollette basate su consumi effettivi (cioè non contenenti consumi stimati) siano il 75% circa del totale nel settore elettrico - dove il 98% circa dei clienti ha il contatore elettronico telegestito -, mentre sono l’8,5% nel gas, dove però la diffusione dei contatori telegestiti è appena agli inizi.

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