Quattordicesima edizione dell'appuntamento annuale con le maggiori Authority italiane, a cura di Consumers’ Forum.
LA DEFORMAZIONE DEL MERCATO PUBBLICITARIO OGGI: IL 76% DELLA PUBBLICITÁ ON LINE (3/4 DEL TOTALE ITALIA) È CONCENTRATA NELLE MANI DELLE GRANDI PIATTAFORME (OTT).

Se ne è discusso oggi nel corso del quattordicesimo convegno annuale con le maggiori Authority italiane, dal titolo “Il potere delle nuove tecnologie, il ruolo dell’Europa e delle Authority nazionali”, organizzato da Consumers’ Forum, associazione indipendente composta dalle più importanti Associazioni di Consumatori, Istituzioni, numerose Imprese Industriali e di servizi e loro Associazioni di categoria. Aperto dal Presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli, con il Presidente Stefano Besseghini (ARERA), il Segretario Generale Filippo Arena (AGCM), il Segretario Generale Giuseppe Busia (PRIVACY), il Commissario Francesco Posteraro (AGCOM), il Responsabile Prevenzione, Corruzione e Trasparenza Giuseppe D’Agostino (CONSOB), la responsabile della Tutela dei clienti e antiriciclaggio Magda Bianco (Banca d’Italia), La responsabile Servizio Tutela del Consumatore Maria Luisa Cavina (IVASS) e la Responsabile dell’Ufficio Diritti degli Utenti Katia Gallo (ART).

Molti i temi che Consumers’ Forum ha discusso con le Authority, partendo dalla presentazione della Ricerca Consumerism 2019, dal titolo "Dal codice del consumo al Digital Service Act. Quella dal consumatore al cittadino digitale è vera evoluzione?", analisi svolta in collaborazione con Università Roma Tre e illustrata da Fabio Bassan Professore Ordinario di Diritto dell’Unione Europea. Il convegno è stato moderato da Michele Mezza, giornalista e docente di culture digitali all'Università Federico II di Napoli. La ricerca ha approfondito il problema fondamentale della tenuta e efficacia del Codice del Consumo, approvato nel 2005 e a tutt’oggi il principale strumento normativo a tutela del consumatore.

Il tema di fondo resta quello del controllo e della conoscenza di ciò che la rivoluzione digitale sta provocando sulla vita e sui diritti dei cittadini.

Così il Presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli: “Di fronte a una tecnologia digitale veloce e inarrestabile, che sta modificando il modo di produrre, di lavorare, di consumare e di fare politica, cresce l’esigenza fondamentale di controllo, di regole e di interlocutori forti, per arrivare a un obiettivo: la tecnologia al servizio dei cittadini e non viceversa.”
E ancora Veroli: “Oggi le esperienze di vita dei cittadini sono diventate la materia prima che le grandi piattaforme utilizzano, organizzano, trasformano in dati e vendono ai loro clienti, per determinare orientamenti politici e commerciali. Questo è ormai un dato di fatto. Ciò che ancora manca è la volontà di contrastare questa situazione e una strategia adeguata per farlo. Le Authority hanno il compito di regolare il mercato e tutelare i consumatori, le Associazioni dei consumatori debbono diventare gli interlocutori collettivi affinché le tecnologie digitali, i loro algoritmi e i loro obiettivi diventino trasparenti.
E infine conclude Veroli: “La difesa della libertà e delle garanzie per i consumatori è strettamente legata alle leggi varate a livello europeo e italiano e al ruolo, ai poteri e all’organizzazione delle Authority nazionali. L’attuale rivoluzione tecnologica ha abbattuto le frontiere settoriali e reso più deboli le regolazioni verticali. L’avvento della tecnologia ha determinato cambiamenti così significativi da rendere obsolete, in parte, alcune regole presenti nel Codice del Consumo. L’obiettivo potrebbe essere una rivisitazione delle regole per renderle più efficaci e adatte a contrastare lo strapotere delle OTT”.

Così Giuseppe Busia Segretario Generale Garante per la Protezione dei dati personali: "La protezione dei dati rappresenta oggi il diritto senza il quale anche tutti gli altri diritti vengono meno. Solo garantendo a cittadini e consumatori che le loro informazioni personali siano usate in modo trasparente, per fini specifici e previo loro consenso, possiamo riuscire a tutelare anche la loro libera scelta e difenderli dagli abusi. Il Regolamento europeo rafforza oggi gli strumenti di tutela a disposizione e rappresenta una disciplina imprescindibile, anche a fini pro-concorrenziali, in grado di correggere squilibri di mercato.
Nella dimensione digitale questo è ancora più vero. L’evoluzione vorticosa della tecnologia, la concentrazione di enormi moli di dati in poche mani, i sistemi sempre più sofisticati e invasivi di raccolta e profilazione dei consumatori sulla base di gusti, abitudini, opinioni, delineano uno scenario nel quale è imprescindibile la crescita e il rafforzamento di una effettiva cultura della protezione dati.
E’ dunque indispensabile che anche le associazioni rappresentative dei consumatori svolgano una decisa azione di promozione del diritto alla protezione dei dati e sviluppino iniziative per la costruzione di un consumatore capace di fare scelte libere e consapevoli”.

Ancora Stefano Besseghini Presidente Arera: "Oggi la tecnologia è totalmente trasversale a tutti i servizi. Serve un grande lavoro corale per rendere maggiormente consapevole il consumatore. La Regolazione oggi deve gestire le dinamiche evolutive del mercato digitale, che è molto fluido e in continua evoluzione. A questo scopo auspico fortemente una stretta e costante collaborazione tra Authority".

 Qui i materiali del convegno

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