L'ultimo sondaggio Eurobarometro del Parlamento europeo, prima delle elezioni di giugno, rivela consapevolezza tra i cittadini e preoccupazione per l'attuale contesto geopolitico. Più di otto europei su dieci (81%) ritengono che votare sia ancora più importante data l'attuale situazione geopolitica. Sei cittadini su dieci (60%) si interessano alle prossime elezioni europee del 6-9 giugno, con un aumento di 11 punti percentuali rispetto allo stesso momento precedente al voto del maggio 2019. 

 

A Venezia il secondo appuntamento del “Tour dell’Educazione Finanziaria”, con la presentazione dei dati dell’ultima edizione dell’Edufin Index di Alleanza Assicurazioni: nella regione non è ancora stata raggiunta la sufficienza e rimane un’ampia “differenza di genere”. Sergio Veroli Presidente di Consumers' Forum, membro del Comitato Scientifico di Edufin Index, il Progetto di Alleanza Assicurazioni sul tema dell'educazione finanziaria, è intervenuto al convegno come relatore.

 

Presentati i risultati della ricerca EURES su economia circolare e consumi sostenibili, svolta in tutta Italia su un campione di più di 1000 famiglie per conto di 5 associazioni in difesa dei diritti dei consumatori.

Che gli italiani siano consapevoli di questo e dell’urgenza di un’azione, lo conferma l’indagine “L’immagine della Donna tra vecchi e nuovi media”, secondo cui l’87% degli italiani ritiene che i media abbiano il potere di creare narrazioni e alimentare (o abbattere) stereotipi, mentre il 58% ritiene che i media trattino le tematiche di genere in modo inadeguato.

Secondo l’indagine sui giovani consumatori realizzata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato tramite il portale Skuola.net, su un campione di 2.000 persone, si diventa consumatori in età sempre più precoce, ma senza un’adeguata consapevolezza dei propri diritti: solo 1 adolescente su 3 dichiara di conoscere i principali pilastri del Codice del Consumo.

Tra incertezze geopolitiche, inflazione e ambiente, i consumatori stanno ripensando le loro scelte di spesa. In questo scenario, le aziende sono chiamate a rispondere con prodotti più convenienti e focalizzati su qualità, aspetti salutistici e di sostenibilità
L’incertezza geopolitica ed economica e la tematica climatica spingono i consumatori italiani a ripensare i loro stili di vita e le loro scelte di spesa. Tra le priorità: il risparmio, il benessere fisico e mentale e l’ambiente.

In Inghilterra cresce il mercato dei discount. Come nel nostro Paese. Il punto con Antonio Russo di Alleanza contro la povertà.

Per gli italiani l’attenzione all’ambiente è diventato un elemento fondamentale nelle scelte di acquisto. E sono anche disposti a pagare di più per i prodotti che offrono i valori che cercano.  Se fino a qualche anno fa la sostenibilità dei prodotti era considerata un valore aggiunto che solo alcune aziende erano in grado di offrire, adesso è diventata un pre-requisito su cui i consumatori non intendono transigere. L’attenzione all’impatto ambientale è infatti diventata un tema molto presente nelle scelte di acquisto e le imprese produttrici hanno immediatamente colto la sfida. Si è così innescato un circolo virtuoso che, soprattutto nei Paesi occidentali, sta iniziando a dare i propri frutti. Si è infatti arrivati a un vero e proprio cambio di mentalità nelle scelte quotidiane, dalle abitudini alimentari alla selezione di prodotti di consumo.

È urgente ridurre i danni della crisi climatica, rivedere le politiche di coesione e istituire un’Agenda urbana nazionale per lo sviluppo sostenibile. Analisi e proposte dal Rapporto dell'Alleanza.

 

Per l’88% delle imprese italiane intervistate la sostenibilità ambientale dovrebbe orientare tutte le scelte aziendali ma solo una su 10 calcola le proprie emissioni.

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