Il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale si pone l’obiettivo dichiarato di proteggere i valori europei e fare in modo che l’intelligenza artificiale sia una tecnologia antropocentrica e affidabile. Il fine ultimo quindi è quello di assicurare il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la riservatezza dei dati personali occupa senza dubbio un ruolo di primo piano.

In una materia come l’intelligenza artificiale è molto importante avere un quadro giuridico di riferimento unitario e il più possibile omogeneo. Il rischio infatti sarebbe da un lato che i singoli Stati procedano ognuno per proprio conto dando origine a un sistema di tutele a macchia di leopardo; dall’altro si creerebbe un disincentivo a utilizzare questa tecnologia.

L' Ufficio europeo per l'intelligenza artificiale sta avviando questa consultazione multi-stakeholder sull'applicazione della definizione di sistema di intelligenza artificiale e sulle pratiche di intelligenza artificiale vietate stabilite nell'AI Act. Questa consultazione è rivolta a stakeholder di diverse categorie , tra cui fornitori e implementatori di sistemi di intelligenza artificiale come aziende, autorità (comprese le autorità pubbliche locali) e altre organizzazioni, istituti accademici e di ricerca, sindacati e altri rappresentanti dei lavoratori, organizzazioni della società civile, autorità di vigilanza pubblica e il pubblico in generale.

 

 
La Ue si è data, prima al mondo, un Regolamento sull’intelligenza artificiale. Ma come farlo rispettare? E come tutelare i diritti dei consumatori?  La prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale ha il marchio dell’Europa. Il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI ACT) “pone l’Unione europea all’avanguardia della regolazione di frontiera sui sistemi di intelligenza artificiale” (Consumerism 2024).
 

A Napoli il sesto appuntamento del “Tour dell’Educazione Finanziaria”, con la presentazione dei dati campani della nuova edizione dell’Edufin Index di Alleanza Assicurazioni - impresa socia di Consumers' Forum - compagnia del Gruppo di Generali Italia. Nella regione emerge un divario di genere più marcato rispetto alla media italiana soprattutto nella fascia 35-44 anni.

Consumers' Forum, che è nel comitato scientifico di Edufin Index, rappresentato dal Presidente Furio Truzzi, ha partecipato con il Segretario Generale Sara Bitetti, intervenendo alla tappa napoletana del tour sull'educazione finanziaria di Alleanza Assicurazioni, con focus sull'empowerment femminile.
 

Il Consiglio ha adottato il suo mandato negoziale su un pacchetto di misure volto ad adeguare il quadro per la risoluzione alternativa delle controversie (ADR) alle sfide del mondo digitale. Molti consumatori che si trovano ad affrontare una controversia con un'impresa si rifiutano di avviare contenziosi a causa dell'esiguità delle somme in questione, della lunghezza delle procedure o della mancanza di fiducia nella possibilità di trovare una soluzione soddisfacente. I meccanismi ADR consentono ai consumatori di risolvere le controversie con le imprese prima di adire un organo giurisdizionale.

Secondo l’analisi annuale dell’Alleanza sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, l’Italia è in “drammatico ritardo”. Servono un deciso cambio di passo e un piano d’accelerazione nazionale. Individuati quattro game changer per il futuro. 

La sostenibilità e l’attenzione ai parametri ESG (Environmental, Social, and Governance) sono diventati elementi essenziali per la competitività e resilienza dell’impresa a lungo termine. Le aziende che integrano i principi di sostenibilità sono più stimolate all’innovazione e hanno maggiore capacità di attrazione e ritenzione dei talenti.

Consumers' Forum, rappresentato dal Presidente Furio Truzzi, ha partecipato come Relatore all'ESG SUMMIT 2024, organizzato da TopLegal, insieme a, tra gli altri e le altre, il Professor Enrico Giovannini Direttore scientifico dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ASviS e Barbara Terenghi EVP Sustainability di Edison (impresa socia di Consumers’ Forum).

Pubblicato nella GU 10 settembre 2024 n. 212 il D.Lgs. 125/2024 di recepimento della Direttiva UE sulla rendicontazione di sostenibilità, che ha l’obiettivo di migliorare la trasparenza verso gli stakeholders, attraverso l’obbligo di fornire informazioni sull’impatto dell’impresa. Dal 2025 la Direttiva si applicherà anche alle imprese non quotate di medie dimensione e ai loro fornitori, tipicamente le PMI.

 

 

La vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, ha firmato la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto a nome dell'Unione europea. Questa Convenzione è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sull'intelligenza artificiale. È pienamente compatibile con il diritto dell'Unione in generale e con l' Atto UE sull'intelligenza artificiale in particolare, che è il primo regolamento completo sull'intelligenza artificiale a livello mondiale.

Le società quotate dovranno rendicontare il loro impatto. Il Consiglio dei ministri approva il dlgs che attua le direttive Ue in materia per le società. Non sfuggono le pmi. In chiaro l’influenza su patrimonio e andamento aziendale.

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