Il 15 giugno è prevista una singola giornata di sospensione dell’accettazione dei buoni pasto che coinvolgerà bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati aderenti alle associazioni di categoria della distribuzione e del commercio: ANCD Conad, ANCC Coop, Federdistribuzione, FIEPeTConfesercenti, FIDA e Fipe-Confcommercio. 

Siamo arrivati a questa decisione, non facile, dopo numerosi appelli pubblici ai quali non è seguita alcuna risposta da parte delle Istituzioni. Abbiamo scelto di comunicarlo a mezzo stampa e con affissione di locandine per informare per tempo i consumatori e per spiegare che si tratta di una iniziativa che fa appello al Governo proprio per difendere un importante servizio di cui beneficiano milioni di lavoratori e famiglie, che va però reso economicamente sostenibile anche per chi, come le nostre aziende, lo eroga quotidianamente.

Teniamo, infatti, in grande considerazione l’importanza che i buoni pasto hanno per i consumatori ed è proprio per tutelare questo prezioso strumento che portiamo avanti da tempo la richiesta di una sua riforma, oramai non più procrastinabile. L’attuale sistema è estremamente squilibrato e non possiamo più accettarlo, poiché potrebbe mettere a rischio l’equilibrio economico delle aziende, soprattutto in un periodo di forte impatto dell’inflazione, rischiando altresì di rendere insostenibile la prosecuzione di questo servizio in futuro.

Con la giornata del 15 giugno chiediamo al Governo, soprattutto in vista della prossima gara Consip, un intervento urgente per superare un sistema che impone commissioni non eque, le più alte d'Europa, che si avvicinano al 20% del valore nominale del buono pasto: una vera e propria tassa occulta, che grava pesantemente sui bilanci di esercenti pubblici e aziende della distribuzione.

Sono queste le ragioni per le quali il 15 giugno i buoni pasto non saranno accettati. Lo faremo, continuando a spiegarne il perché ai consumatori e, allo stesso tempo, chiedendo con urgenza al Governo una riforma radicale dell’intero sistema per garantire la continuità di un servizio essenziale utilizzato da milioni di lavoratori e famiglie.

di Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione

www.federdistribuzione.it 

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