L’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sui trasporti. Esperienze di viaggio personalizzate, flussi di traffico, assistenza ai passeggeri, gestione dei sistemi di sicurezza, servizi integrati, fino ad arrivare alle possibilità della guida autonoma: sono tante le azioni offerte e sperimentate dall’intelligenza artificiale nei trasporti e, più in generale, nella gestione della mobilità. Anche in prospettiva di una maggiore sicurezza e sostenibilità dell’intero settore.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Ma in che modo l’IA può rappresentare un vantaggio nel settore dei trasporti e della mobilità e quali sono vantaggi e rischi per i consumatori quando si parla di IA e mobilità?
Abbiamo sentito il parere di Massimiliano Garri, Chief Technology, Innovation ad Digital del Gruppo FS*.
1. In che modo l’Intelligenza Artificiale può rappresentare un vantaggio nel settore dei trasporti? Penso ai tempi di attesa, ai sistemi di sicurezza, all’assistenza degli utenti.
"Il Gruppo FS gestisce un’infrastruttura articolata e complessa, sia fisica che digitale. Tenere insieme questi due aspetti e fare in modo che siano coordinati diventa un obiettivo sempre più sfidante. L’Intelligenza Artificiale, in questo, può rappresentare un’alleata. Tra gli strumenti a disposizione penso ad esempio all’utilizzo del Digital Twin, che producono quantità di dati che altrimenti sarebbe impossibile analizzare manualmente.
Guardando in modo ancor più ampio al mondo dei trasporti, l’Intelligenza Artificiale offre possibilità in diversi ambiti. È possibile, infatti, ottimizzare i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico, prevedendo la domanda e regolando la frequenza dei servizi; monitorare e analizzare i dati, rilevando situazioni di pericolo; offrire assistenza in tempo reale su orari, percorsi e tariffe, indipendentemente dalle barriere dovute alla lingua o a eventuali disabilità; ottimizzare, sulla base dei dati di traffico, la viabilità per migliorare i flussi in entrata e in uscita, ad esempio nelle stazioni.
Fondamentale, inoltre, sarà la crescita delle capacità di guida autonoma che potrebbero in futuro cambiare completamente le nostre città e il modo in cui interpretiamo la mobilità."
2. Che ruolo può rivestire l’AI per lo sviluppo di una mobilità che sia efficiente, sicura e sostenibile?
"Per sviluppare una mobilità efficiente, sicura e sostenibile, l’Intelligenza Artificiale non può che svolgere il ruolo di compagno di viaggio che interagisce col settore della mobilità, in modo così naturale da ridurre, potenzialmente, le barriere che da sempre esistono tra uomo e macchina.
Tra le varie attività messe in atto con l’Intelligenza Artificiale vi sono le sperimentazioni per migliorare l’utilizzo dei DPI - Dispositivi di Protezione Individuali - Smart i quali, grazie allo sviluppo tecnologico, possono avvisare i colleghi in caso di aumento del rischio dovuto ad un comportamento o ad una posizione sbagliata. Per quanto riguarda l’efficienza possiamo citare la riduzione delle emissioni di CO2 dovuta all’ottimizzazione dell’uso dei veicoli; il MaaS, “Mobility as a Service”, che permette di ottimizzare, in ottica end to end, il viaggio con l’uso integrato di diverse modalità; la possibilità di prevedere i flussi di viaggiatori a bordo treno e nelle stazioni e adeguare così i servizi offerti.
Quando si parla di sicurezza e di sostenibilità non possiamo non parlare dei rischi. È fondamentale che l’adozione dell’Intelligenza Artificiale vada di pari passo con le garanzie necessarie in termini di:
• Affidabilità, i concetti di resilienza e di vulnerabilità diventano sempre più essenziali laddove queste applicazioni iniziano ad essere sempre più diffuse nei diversi ambiti della nostra vita quotidiana;
• privacy – l’Intelligenza Artificiale utilizza grandi quantità di dati che possono essere anche personali. È importante che ci sia la massima attenzione nella protezione dei dati e nella compliance delle regole della privacy;
• accountability delle azioni – il modello di utilizzo delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, che sia una chatbot o un applicativo di sicurezza, deve rendere chiaro, indicando come esso può e deve essere espresso; inoltre è necessario chiarire le regole in modo che non ci possano essere dubbi o vuoti normativi."
3. Come si sta muovendo Ferrovie dello Stato davanti alle opportunità tecnologiche poste dall’AI?
"Viviamo un momento di grandi cambiamenti, adeguarsi a scenari in continua evoluzione diventa una necessità, una competenza che deve essere patrimonio delle aziende. In questo contesto l’Intelligenza Artificiale è da un lato uno strumento di lavoro in grado di velocizzare le attività ripetitive, lasciando alle persone la possibilità di essere focalizzati su altre attività. Dall’altro è, a mio parere, una compagna di viaggio, che sempre più ci starà accanto e a cui ci affideremo sempre di più, ma in ottica collaborativa, permettendoci di ampliare ulteriormente le nostre capacità.
Volendo dare, infine, un quadro di come l’Intelligenza Artificiale stia diventando centrale alle nostre attività si possono citare due dati:
• ad oggi il 50% delle sperimentazioni prevede l’utilizzo di soluzioni con l’uso di Intelligenza Artificiale;
• nell’ultimo anno il numero di bisogni emersi dal business che prevedono l’uso dell’Intelligenza Artificiale è triplicato."
4. Secondo lei, quali sono nel settore dei trasporti i principali vantaggi e rischi dell’AI per i consumatori?
"La mobilità è una delle necessità primarie che abbiamo: spostarsi per raggiungere i nostri luoghi e affetti, in un certo senso percorrere la nostra vita, è legato al movimento da un luogo all’altro. L’Intelligenza Artificiale può impattare in maniera significativa questo settore; le opportunità sono davvero infinite. Dai servizi sempre più integrati ad un’esperienza di viaggio sempre più legata alle singole esigenze. La guida autonoma, il trasporto pubblico intelligente, la gestione ottimizzata dei flussi, sono tutte aree dove l’Intelligenza Artificiale cambierà radicalmente il nostro modo di interpretare la mobilità. Dall’altro lato abbiamo la gestione dei rischi. Al di là di quelli già citati voglio sottolinearne un altro: l’accessibilità di queste tecnologie. Linguaggio, barriere di accesso, bias, quantità, competenze, sono tutti elementi che possono creare un nuovo “digital divide” non in termini di accesso base (connettività) ma di capacità di poter accedere e utilizzare i servizi digitali e di Intelligenza Artificiale senza barriere e con le competenze necessarie a farne un uso adeguato e informato."
* GRUPPO FERROVIE DELLO STATO è Socio di Consumers' Forum
di Help Consumatori in collaborazione con Consumers’ Forum