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La Commissione UE avvia una consultazione pubblica sulla nuova agenda dei consumatori

20 Maggio 2025
La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla nuova agenda dei consumatori 2025-2030, che rafforzerà la tutela dei consumatori, ne favorirà il benessere e promuoverà condizioni di parità per le imprese. La consultazione, aperta fino all'11 agosto 2025, invita cittadini, autorità pubbliche e parti interessate a condividere le... [continua]

AI e Consumatori: intervista di Furio Truzzi ai microfoni di "Due di Denari" di Radio24

12 Maggio 2025
Lunedì 12 maggio, Furio Truzzi Presidente di Consumers' Forum e  Oreste Pollicino Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università Bocconi, sono intervenuti nella puntata di Due di denari di Radio 24, dalle h 11.30 alle h 12.30, condotta dai giornalisti Debora Rosciani e Mauro Meazza, sul tema della Governance... [continua]

La sostenibilità conviene: gli scenari del Rapporto ASviS sfatano i falsi dilemmi

7 Maggio 2025
Pubblicata l’analisi di Primavera dell’Alleanza in collaborazione con Oxford economics. La sostenibilità aumenta produttività e fiducia dei consumatori. Quattro scenari al 2035 e 2050: con transizione verde Pil a +8,4% entro metà secolo. [continua]

Consumers' Forum relatore al convegno ASviS "Distretti e filiere sostenibili e resilienti per lo sviluppo dell’Italia"

29 Aprile 2025
Consumers' Forum, rappresentato dal Presidente Furio Truzzi, ha partecipato come relatore al convegno dell'ASviS dal titolo "Distretti e filiere sostenibili e resilienti per lo sviluppo dell’Italia",  il 19 maggio 2025 a Bologna, nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, nel panel "Politica, imprese e società... [continua]

Una Unione Europea più coraggiosa, più semplice e più agile: il programma di lavoro della Commissione per il 2025

12 Febbraio 2025
La Commissione ha adottato il programma di lavoro per il 2025, che delinea l'ambizione di promuovere la competitività, rafforzare la sicurezza e migliorare la resilienza economica nell'UE. Il programma concretizza gli impegni illustrati negli orientamenti politici e nelle lettere di incarico inviate dalla presidente von der Leyen.   [continua]

Usato, riusato, riparato, riciclato. La sensibilità ai temi dell'ambiente e la ricerca del risparmio spingono il 'second hand': nell'ultimo anno, più di metà degli italiani ha acquistato almeno un articolo di abbigliamento, scarpe o accessori usato. Un vero e proprio boom, che fa volare il mercato della seconda mano, che vale ormai più di 6 miliardi di euro.

È quanto emerge da un sondaggio Ipsos per Confesercenti. L'usato nel web e nei negozi. Nel dettaglio, il 56% degli intervistati ha dichiarato di essersi rivolto, negli ultimi 12 mesi, alle piattaforme online di vendita di prodotti usati per i propri acquisti di moda: il 19% lo fa sempre (4%) o spesso (14%) - ma le percentuali salgono rispettivamente all'8 e al 19% tra i giovani tra i 18 ed i 34 anni - mentre il 37% qualche volta (22%) o raramente (15%). Forte anche la domanda di usato nei negozi fisici e nei mercati ambulanti, a cui dichiarano di rivolgersi il 51% dei consumatori: il 20% sempre (5%) o spesso (15%), il 32% qualche volta (18%) o raramente (14%).

Riparare e riciclare. Anche le riparazioni guadagnano terreno: il 34% del campione nell'ultimo anno ha portato sempre (8%) o spesso (26%) i propri capi di abbigliamento a riparare invece di comprarli nuovi, mentre il 52% lo ha fatto qualche volta (35%) o raramente (17%): solo il 14% afferma di non averlo fatto mai.

Una tendenza confermata dal ritorno delle sartorie, che tornano ad aumentare, con un incremento di oltre il 4% tra il 2014 ed il 2024. Una crescita guidata soprattutto dagli imprenditori stranieri (+52%). Tra le nuove abitudini dei consumatori, si afferma sempre di più anche la ricerca di capi prodotti con materiali riciclati: il 24% afferma di averli acquistati sempre o spesso, il 55% qualche volta o raramente nell'ultimo anno.

L'andamento dei saldi. Al boom dell'usato si contrappone l'andamento negativo delle vendite di fine stagione. In occasione dei saldi estivi, da poco terminati nella maggior parte delle regioni italiane, il 61,9% delle piccole imprese della distribuzione moda ha registrato vendite inferiori rispetto allo scorso anno, mentre solo il 27,9% segnala una performance stabile e appena il 10,2% in crescita.

La tendenza al riuso, di per sé non negativa, determina però implicazioni non positive per la filiera della moda. In particolare sul web, dove la presenza di una gran quantità di 'articoli con il cartellino', di fatto nuovi, solleva dubbi sulla presenza di pratiche scorrette: mancano i controlli.

Bisognerebbe invece sostenere gli acquisti ecosostenibili nei negozi, anche investendo in green corner dedicati ad usato 'certificato' e a prodotti che usano materiali riciclati. Sarebbe un investimento per il futuro: sostenibilità e digitalizzazione spingeranno sempre di più l'economia, influenzando anche le abitudini di acquisto. Sostenere l'impresa diffusa con strumenti e incentivi che permettano di agganciare questi grandi trend globali sarà una delle sfide più importanti da affrontare nei prossimi anni".

www.ansa.it 

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