L'Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso a scopo cautelativo il divieto di vendita e di utilizzo, con decorrenza immediata, di tutti i medicinali a base di Sibutramina (nomi commerciali: Ectiva e Reductil) incluse le preparazioni magistrali approntate in farmacia. È quanto comunica l'Agenzia in una nota stampa, precisando che si tratta di una molecola indicata "per favorire la perdita di peso nei pazienti obesi e in quelli sovrappeso con altri fattori di rischio concomitanti come diabete di tipo II o dislipidemia". Chi volesse ulteriori informazioni può telefonare al numero verde Aifa 800 57 16 61.

"Il provvedimento - spiega l'Aifa - si è reso necessario a seguito della valutazione del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), afferente all'Autorità europea dei farmaci EMA, che ha riscontato un rapporto rischio-beneficio sfavorevole per tali farmaci. I pazienti attualmente in cura con medicinali contenenti Sibutramina sono invitati a contattare il proprio medico per valutare la possibilità di una terapia alternativa. Coloro che invece intendano interrompere il trattamento immediatamente, prima di consultare il medico, possono farlo tranquillamente".

Cambiamento di date per il passaggio al digitale terrestre nelle regioni in cui è previsto lo "switch off" nel 2010. Il passaggio di tutte le trasmissioni al digitale avverrà in autunno: dal 15 settembre al 20 ottobre in Lombardia e Piemonte Orientale, comprese le province di Piacenza e Parma; dal 21 ottobre al 25 novembre in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Lo switch over, il passaggio al digitale di Rai due e Rete quattro, scatterà a maggio nell'area che comprende Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

Si tratta di uno slittamento rispetto alle date originariamente previste che facevano riferimento ai primi sei mesi dell'anno. Secondo quanto si legge sul sito di DGTVi (l'associazione per la promozione della televisione digitale terrestre che riunisce Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, D Free e le associazioni di tv locali Aeranti-Corallo e FRT), la proposta di calendario di passaggio al digitale, presentata nel corso della riunione del CNID - Comitato Nazionale Italia Digitale, "è stata accolta e condivisa con piena soddisfazione dai rappresentanti delle regioni Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia; delle emittenti nazionali Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Sky, Prima Tv, Rete Capri e Rete A e delle associazioni delle Tv locali FRT e Aeranti-Corallo; del CNCU - Consiglio Nazionale Consumatori Utenti; delle associazioni di produttori e distributori di apparati elettronici ANITEC-Confindustria e AIRES".

"Globalizzazione dei mercati e tutela dei consumatori": si svolgerà domani, venerdì 22 gennaio, presso l'Università Roma Tre, Facoltà di Economia "Federico Caffè", l'inaugurazione della VII edizione del Master di II livello. Il Master si avvale del patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, della Camera di Commercio di Roma e di Poste Italiane. L'appuntamento è alle 16.00 presso l'Aula 12 (via Silvio D'Amico 77).

L'invito

Da oggi anche i clienti di Edison potranno risolvere le eventuali controversie in modo veloce, semplice e gratuito. E' stato siglato, infatti, il Protocollo di conciliazione Edison - Associazioni dei Consumatori aderenti al Cncu. In virtù di questo accordo tutti i consumatori potranno avviare la procedura di conciliazione rivolgendosi alle associazioni Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela dei Consumatori Utenti - Verbraucherzentrale Südtirol, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori oppure direttamente a Edison.

"Dall'ingresso nel mercato dei consumatori finali, Edison ha creduto nella trasparenza come fattore di successo. L'accordo raggiunto grazie alla collaborazione con le Associazioni dei Consumatori è l'ulteriore conferma della nostra attenzione al cliente." ha dichiarato Umberto Quadrino, Amministratore Delegato di Edison "Con un servizio clienti attivo ventiquattro ore su ventiquattro, offerte commerciali molto competitive, chiarezza e semplicità nelle clausole contrattuali abbiamo inaugurato in Italia un nuovo approccio al consumatore. Il protocollo che oggi sigliamo è uno strumento fondamentale per risolvere in modo rapido, trasparente e soddisfacente ogni eventuale controversia." Potranno accedere alla conciliazione tutti i clienti residenziali che hanno un contratto di fornitura di energia elettrica o gas con Edison.

"L'accordo che abbiamo siglato nasce dal lavoro condotto nell'arco di tutto un anno con le Associazioni dei Consumatori, con le quali collaboriamo costantemente" ha dichiarato Alessandro Zunino, Direttore Commerciale di Edison "Lo strumento per la risoluzione amichevole, volontaria e gratuita delle controversie ci consente di fornire ai cittadini un livello di servizio sempre più elevato. Il percorso è molto semplice. Il cliente che ha inviato ad Edison un reclamo scritto e ritiene la risposta insoddisfacente o non l'ha ricevuta nei previsti quaranta giorni dall'invio può avviare la procedura di conciliazione direttamente oppure attraverso una delle Associazioni dei Consumatori che hanno aderito all'accordo".

"E' sufficiente compilare il modulo disponibile sia sul sito internet di Edison Energia sia presso le sedi territoriali o sui siti internet delle Associazioni dove è possibile anche consultare una guida pratica alla conciliazione con tutte le informazioni necessarie per accedere al servizio" prosegue Zunino "Una volta attivata la procedura, i due conciliatori, uno per parte Edison e l'altro per conto dei consumatori, senza nessun filtro del giudice, si incontrano e discutono il caso per cercare di raggiungere un accordo da sottoporre successivamente al cliente, il quale deciderà se accettarlo o meno."

Tra le Associazioni dei consumatori, aderenti al Consiglio nazionale consumatori e utenti, e le imprese di servizi pubblici locali (energia, acqua, rifiuti, trasporti) ci saranno sistematicamente delle consultazioni per trovare le soluzioni migliori e condivise sui numerosi problemi del settore dei servizi pubblici locali. L'iniziativa è stata promossa dal presidente di Confservizi, Giancarlo Cremonesi, nell'incontro del 18 gennaio con i rappresentanti delle associazioni nazionali dei consumatori.

Le Associazioni hanno aderito con grande interesse alla proposta ed hanno già individuato alcune priorità su cui si è già avviata una prima consultazione. Ci sarà dunque un confronto costante con i consumatori per elaborare insieme a loro il futuro mutamento del sistema dei servizi pubblici locali garantendo una crescita qualitativa e quantitativa dei servizi al cittadino.

"Ricerchiamo un percorso diverso ed esprimiamo l'intenzione di costruire un reale confronto con i rappresentanti dei consumatori - ha dichiarato il Presidente Confservizi Giancarlo Cremonesi - Vogliamo dar vita a una fattiva collaborazione al fine di migliore i servizi finali resi ai cittadini. Occorre costruire ex novo un rapporto imprese/consumatori. Noi ci impegniamo a migliorare la qualità dei servizi: ai rappresentanti degli utenti chiediamo l'impegno di convincere i cittadini che il nostro dovere, giocoforza, ha un costo da cui non si puo' prescindere".

Venti anni di Antitrust. Il 10 ottobre di quest'anno cade infatti il ventennale della nascita dell'Autorità, istituita con la legge 287 del 10 ottobre 1990. Eventi e iniziative per fare il punto sulla policy dell'Antitrust partiranno giovedì 21 gennaio con il convegno dal titolo "La Convergenza nel settore delle comunicazioni elettroniche. Lo scenario competitivo di reti, servizi e contenuti: profili concorrenziali in una prospettiva internazionale".

Le iniziative si svolgeranno sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e si chiuderanno l'11 ottobre con un convegno finale e una mostra aperta al pubblico, con un percorso fotografico descrittivo sui cambiamenti avvenuti nella società italiana grazie agli interventi dell'Antitrust. Il programma è disponibile sul sito dell'Antitrust.

Multa dell'Antitrust, conferma del Tar, reazioni dei pastai, perquisizioni della Finanza, proteste dei consumatori. La vicenda dei rincari della pasta, che nei mesi scorsi si è dispiegata attraverso continue tappe, continua a tenere banco e proprio oggi i produttori di pasta sono stati convocati dal Garante per la sorveglianza dei prezzi Roberto Sambuco, che ha annunciato l'avvio di un'indagine sulla filiera della pasta.

"Abbiamo iniziato un'indagine su tutta la filiera della pasta: siamo all'inizio del confronto, - ha detto Mr Prezzi - abbiamo chiesto dati sull'andamento dei prezzi della pasta e continueremo a chiederli". In particolare, nell'incontro è stato sottolineato che rispetto a novembre 2008 i prezzi della pasta al consumo sono diminuiti del 5,7% mentre il calo all'origine è stato del 22,7%.

"Sulla base dell'indice Istat dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale, la dinamica su base annua sul prezzo al consumo della pasta di semola di grano duro è in flessione - si legge in una nota del Garante per la sorveglianza dei prezzi - a partire dal mese di luglio 2009, è divenuta inferiore a quella dei beni alimentari e delle bevande analcoliche. Inoltre, a partire dallo stesso mese si registra una riduzione su base annua dei prezzi al consumo di questo prodotto".

A dicembre del 2009, il prezzo della pasta scende rispetto all'anno precedente del 5%, mentre i prezzi dei beni alimentari salgono dello 0,4%. Secondo dati Ismea e Istat, un chilo di pasta ha registrato un ribasso a novembre 2009 del 5,7% su base annua, a fronte però di una diminuzione del frumento duro del 22,7% e della semola di grano duro del 18,9%. "L'analisi dei prezzi medi in alcune città capoluogo - spiega Mr Prezzi - evidenzia che la fine dello shock delle materie prime ha determinato una sensibile riduzione del prezzo medio della pasta semola di grano duro tra il 2008 ed il 2009. I livelli attuali sono però fermi intorno a valori sensibilmente superiori a quelli del 2007 e del 2006".

Informazioni carenti, incomplete e intempestive sull'ingorgo che ha interessato il Passante di Mestre lo scorso 1° agosto 2009: queste le motivazioni con le quali l'Antitrust ha sanzionato per pratica commerciale scorretta, per 150 mila euro ciascuno, la società Concessioni Autostradali Venete - CAV S.p.A. e la Società delle Autostrade di Venezia e Padova S.p.A. Il comportamento contestato è infatti quello di "aver omesso o fornito in modo gravemente incompleto e, comunque, intempestivo notizie circa l'intenso flusso di traffico, l'esistenza di rallentamenti e di incolonnamenti di assoluta rilevanza che il giorno sabato 1° agosto 2009 hanno determinato significativi disagi e finanche ostacoli alla circolazione automobilistica sul Passante di Mestre, direzione Trieste".

È quanto scrive nell'odierno bollettino l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sottolineando che "in mancanza di adeguate e tempestive informazioni, i consumatori non hanno potuto assumere una decisione consapevole circa la scelta di transitare su tale tratto autostradale, pagando il relativo pedaggio, rispetto all'utilizzo di percorsi alternativi, quale la cd. Tangenziale di Mestre (A57) o la viabilità ordinaria".

"Le risultanze istruttorie evidenziano - conclude dunque l'Antitrust - l'assoluta carenza informativa resa dai professionisti all'utenza in transito e in avvicinamento al Passante in merito alle condizioni di viabilità e soprattutto circa le notevoli situazioni di criticità che si sono verificate il giorno 1° agosto 2009". Da qui la doppia sanzione per complessivi 300 mila euro.

Nuove iniziative dell'Autorità per l'energia a tutela dei consumatori. L'Autorità ha infatti predisposto l'Atlante dei diritti dei consumatori di energia, una guida aggiornata sui diritti e le tutele per i consumatori nei settori dell'energia elettrica e il gas, e ha attivato, avvalendosi dell'Acquirente Unico, lo Sportello per il consumatore di energia, con il potenziamento del numero verde 800.166.654 e una task force di trenta esperti specializzati per rispondere a domande, dare informazioni, ricevere segnalazioni o reclami. Questi i nuovi strumenti a tutela dei consumatori che saranno presentati dall'Autorità il prossimo 26 gennaio presso la sede dell'Acquirente Unico.

Gli sportelli automatici delle banche italiane diventano sempre più evoluti e offrono più servizi. Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio e-Committee dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi) accanto ai servizi informativi di "base" come saldo e movimenti di conto corrente, gli sportelli automatici delle banche italiane (ATM) offrono un portafoglio di servizi di consultazione sempre più ricco: dalla disponibilità residua di prelievo su conto corrente (42%, con un aumento del 5% rispetto al 2007) alla situazione del conto titoli (58%; +15%); dai movimenti delle carte di credito (39%; +28%) alla possibilità di attivare servizi di avviso e alerting via SMS (33%; +15%). In crescita, seppur lieve, anche il servizio di verifica della situazione assegni (21%; +1%), mentre un discorso a parte merita la consultazione della posizione mutui e finanziamenti che - nonostante richieda un alto livello di personalizzazione, superiore a quello che può essere offerto tramite terminale - oggi viene offerta dall'11% degli ATM.

Quanto ai servizi dispositivi, i più diffusi agli sportelli automatici delle banche italiane restano anche per il 2008 il prelievo (100%), la ricarica delle prepagate telefoniche (94%) e il Cash Advance (84%). E tuttavia, all'ATM è possibile effettuare tante altre operazioni che semplificano la vita di tutti i giorni: pagare il canone TV (49%) e i bollettini postali delle utenze (28%), versare contanti e assegni (11%), ricaricare le schede per accedere ai servizi offerti sul Digitale Terrestre e le pay TV (47%) e fare donazioni (45%). Circa il 56% degli sportelli automatici, inoltre, è dotato di un kit antifrode per prevenire la clonazione delle carte, mentre nel 2008 sono più che raddoppiati gli ATM accessibili ai diversamente abili (46% contro il 22% nel 2007).

Bilancio positivo per i saldi. A distanza di una decina di giorni dall'avvio, il dato si aggira in media intorno a un più 10% rispetto alle vendite di fine stagione dello scorso anno. È quanto afferma Fismo-Confesercenti, che analizza l'andamento dei saldi nelle grandi città e registra dati incoraggianti, anche se ribadisce che "rimane necessaria una riflessione sulla collocazione dei saldi che dovrebbero partire più distanziati dalle festività di fine anno e iniziare tutti alla stessa data".

In particolare a Milano, rileva Fismo-Confesercenti, i saldi sono partiti beni e nei primi dieci giorni si è registrato un aumento del 20% delle vendite. Vie e aree commerciali prese d'assalto, con una predilezione per abbigliamento, calzature, pelletterie e accessori griffati, ma anche capi che avevano registrato una flessione nei mesi precedenti. A Roma i saldi, iniziati il 2 gennaio, hanno visto un boom soprattutto nei primi dieci giorni con una percentuale di vendite del più 20% rispetto all'anno scorso e un recupero dell'andamento delle vendite, che invece a dicembre era stata insoddisfacente.

Venezia segnala un bilancio discreto che si aggira intorno al più 10%, anche se non tutti i clienti hanno portato un potenziamento delle vendite e la città risente della concorrenza degli outlet di nuova generazione. A Firenze l'andamento è allineato a quello degli ultimi anni, intorno al 10% in più, mentre a Napoli c'è stata una partenza al rallentatore, un andamento diseguale nelle diverse aree cittadine e buoni dati per le griffe.

Offrire ai propri clienti la partecipazione ad una lotteria dopo un certo numero di acquisti non costituisce automaticamente una pratica commerciale sleale. Lo ha deciso la Corte di Giustizia delle Comunità Europee che oggi si è espressa dopo essere stata interpellata dalla Corte federale di giustizia tedesca.

L'associazione tedesca per la lotta contro la concorrenza sleale aveva denunciato per pratica commerciale scorretta una società tedesca di vendita al dettaglio, denominata Plus, che aveva lanciato la campagna promozionale «Ihre Millionenchance» («Diventa milionario!»), con cui il pubblico veniva invitato ad acquistare prodotti venduti nei suoi negozi per accumulare punti. Al raggiungimento di venti punti era possibile partecipare gratuitamente ad alcune estrazioni del Deutscher Lottoblock (associazione nazionale di 16 società che organizzano lotterie). La Plus è stata condannata, in primo e in secondo grado, a cessare tale pratica mentre la Corte federale di giustizia (Bundesgerichtshof), che deve decidere in ultimo grado su tale controversia, ha rinviato alla Corte di giustizia.

La Corte ha dichiarato che la fattispecie non è contemplata nell'allegato I della direttiva europea sulle pratiche commerciali sleali, che elenca tassativamente le sole pratiche che possono essere vietate senza essere esaminate caso per caso. Pertanto, tale pratica non può essere vietata senza che venga accertato, con riferimento al contesto di fatto di ogni fattispecie, se essa presenti un carattere «sleale» alla luce dei criteri enunciati dalla direttiva. Tra tali criteri rientra, in particolare, l'accertamento del fatto che la pratica falsa o è idonea a falsare in misura sostanziale il comportamento economico del consumatore medio in relazione al prodotto.

La commissione di massimo scoperto (CMS) è uscita dalla porta ed è rientrata dalla finestra con nuove voci anche più costose. È stata sì regolamentata dal legislatore, ma con una legge di dubbia interpretazione e la possibilità che si realizzi addirittura una duplicazione delle commissioni a carico dei clienti. Per questo Adiconsum, Adoc e Lega Consumatori chiedono l'intervento del Parlamento proponendo un emendamento ad hoc che chiarisca l'interpretazione della legge, e invitano i cittadini ad agire presentando reclamo alla propria banca e, in caso di risposta negativa o mancata, di rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario. Se tutto questo non avrà effetto, e se non ci saranno risultati, valuteranno l'attivazione di cause collettive contro le singole banche.

Le proposte sono state presentate oggi dalle tre associazioni, che chiedono dunque alle banche "la restituzione delle commissioni arbitrariamente incassate dal luglio 2009" e al Parlamento "l'approvazione di un emendamento che elimini la doppia commissione applicata dalle banche". Interessate all'iniziativa sono tutte le imprese che operano con uno scoperto di conto, o che superano lo scoperto autorizzato, ma anche le famiglie che in periodi di crisi possono ritrovarsi occasionalmente in "rosso". A chi vede aumentare i propri costi bancari - attraverso l'invio di lettere che comunicano unilateralmente modifiche contrattuali - le tre associazioni consigliano dunque di rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario.

Tutela dei consumatori attraverso una serie di azioni volte a promuovere lo sviluppo di mercati concorrenziali, l'economicità e la qualità dei servizi, l'uso razionale dell'energia attraverso l'adozione di tecnologie rispettose dell'ambiente: queste alcune delle linee guida che ispireranno l'azione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas nel prossimo triennio. L'Autorità ha infatti reso pubblico il proprio Piano strategico triennale 2010-2012: un programma di attività, che delinea le iniziative operative più rilevanti. Il Piano sarà oggetto di un'audizione generale, a consultazione pubblica, subito dopo la presentazione al Parlamento ed al Governo della prossima Relazione annuale.

Fra gli obiettivi generali del Piano, ci sono quello di promuovere lo sviluppo di mercati concorrenziali e transnazionali dell'elettricità e del gas, sostenere e promuovere l'economicità e l'efficienza dei servizi infrastrutturali, tutelare i clienti dei servizi energetici, promuovere l'uso razionale dell'energia e contribuire così alla tutela dell'ambiente contribuendo alle scelte per lo sviluppo sostenibile, e sviluppare i rapporti con i soggetti istituzionali con la consultazione di operatori e consumatori.

"Rendiamo pubblico per tempo il nostro programma futuro di regolazione e controllo, per contribuire a rendere sempre più trasparente, chiaro e prevedibile il quadro normativo - ha sottolineato Alessandro Ortis, presidente dell'Autorità - Infatti il nostro Piano strategico non costituisce solo un irrinunciabile strumento per la gestione interna, ma offre pro-attivamente all'attenzione di tutti una agenda di obiettivi, intenzioni e lavori, progressivamente aggiornabile anche sulla base di ogni più aperta ed approfondita interlocuzione istituzionale o consultazione pubblica con consumatori, operatori e loro Associazioni".

Controllare il proprio bilancio familiare ed elaborare strategie di gestione del rischio, in base al proprio patrimonio, è la tendenza largamente diffusa nella popolazione italiana. E' quanto è risultato dalla ricerca "Educare alla pianificazione finanziaria" condotta dalla Fondazione Censis per il consorzio PattiChiari. Un dato su tutti: in passato la pianificazione finanziaria era adottata dal 38,3% degli italiani, oggi dal 63,6%. Tale tendenza è diffusa soprattutto tra le coppie con più figli che adottano sempre più comportamenti attivi (in momenti di difficoltà congiunturali, il 39,5% delle famiglie adotta comportamenti pro-attivi) a discapito di un atteggiamento passivo del "non fare nulla".

Sono le famiglie residenti nelle regioni del Centro Italia (45,2%) e in quelle del Sud e Isole (42,5%) le più attente alla pianificazione del proprio bilancio. I manager familiari sono le donne che hanno una maggiore predisposizione nella pianificazione del bilancio familiare (45,6% a fronte del 39,3% degli uomini).

Le famiglie che pianificano costantemente il proprio bilancio familiare sono soprattutto quelle con reddito medio-alto (il 50% di chi dichiara tra i 2mila e i 4mila euro netti al mese) e con un elevato grado di istruzione (il 55,7% di chi possiede una laurea ricorre alla pianificazione del bilancio familiare). Mentre chi possiede un titolo di studio più basso crede di non avere bisogno di nulla e di sapere già tutto ciò che serve.

Nell'ambito di una crescente necessità di pianificazione consapevole della propria vita economica, l'educazione finanziaria diventa sempre più una leva importante per la salvaguardia delle proprie risorse economiche. In conclusione, la crisi sta facendo crescere una generazione di persone più attente e capaci di reagire. Oggi le persone sembrano aver maturato una capacità maggiore nella progettualità e nella gestione delle proprie risorse.

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