Consumatori e sostenibilità: come si sviluppa il rapporto nel nostro Paese? Quanta consapevolezza c’è nei nostri connazionali all’esigenza di cambiare atteggiamento verso le abitudini di consumo e rispetto ambientale? Qual è oggi il rapporto di consapevolezza dei nostri connazionali sul tema della tutela ambientale e del cambiamento delle nostre abitudini di consumo?
Le ricerche mostrano una crescente sensibilità e una grande attenzione – grazie anche alle attività dei movimenti Fridays for Future e alla consapevolezza delle aziende – allo sviluppo di un legame stretto tra consumatori e sostenibilità, che verrà messo alla prova nelle prossime feste natalizie. A gennaio, facendo il resoconto di come avremo fatto i nostri acquisti sostenibili, come avremo differenziato e raccolto i rifiuti generati, come avremo ridotto lo spreco di cibo e adottato azioni sostenibili per le nostre vacanze – tutti temi importanti e ai quali, facilmente, chiunque può dare il proprio contributo – potremo stilare un consuntivo sul tema consumatori e sostenibilità nel nostro Paese. Per il momento limitiamoci a un’analisi di quanto è accaduto finora e su cosa ci dicono le ricerche fin qui pubblicate. Quanto siamo consapevoli che siamo di fronte alla necessità di cambiare? “L’educazione allo sviluppo sostenibile diventa oggi un obiettivo strategico per il presente e per il futuro del nostro Paese. La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risorse del nostro Pianeta, rappresenta una sfida non più eludibile per le future generazioni“: scriveva così, nel rapporto Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile, il Ministero dell’Ambiente nel “lontano” 2014. “Perché questo accada, è necessario un profondo cambio di mentalità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone” continuava il rapporto evidenziando quanta strada ancora ci sia da fare… ma, va detto con onestà, molto è già stato fatto. Una ricerca Ipsos sull’argomento, basata su dati raccolti nel maggio di quest’anno, infatti, mostra come “sia cresciuta negli ultimi tempi una forte presa di coscienza collettiva sulle tematiche legate all’ambiente, tanto che ben l’80% degli italiani dichiara di avere il timore di essere alle soglie di un vero e proprio disastro ambientale“. Insomma, abbiamo preso coscienza del problema, che ci spaventa e ci mette di fronte alle nostre responsabilità perché per esempio, continua il rapporto, “il 74% della popolazione italiana pensa di aver contribuito personalmente alle isole dei rifiuti negli oceani“. E questo è positivo perché negli italiani “cresce la convinzione che ogni singolo individuo incida fortemente sull’ambiente. Sempre più spesso le persone adottano uno stile di vita attento e rispettoso, sono sensibili all’impatto ambientale delle proprie scelte di consumo, quindi più inclini al sacrificio personale“. Tanto che, è sempre Ipsos a fotografare la situazione, il 20% degli italiani dichiara di adottare abitualmente comportamenti sostenibili mentre un altro 50% si considera comunque aperto nei confronti di una condotta più attenta. Solamente un 13% si dichiara scettico o addirittura indifferente (17%).
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