La Commissione ha adottato nuove norme minime igieniche per i materiali e i prodotti che entrano in contatto con l’acqua potabile. Si applicheranno a partire dal 31 dicembre 2026 ai materiali e ai prodotti utilizzati nelle nuove installazioni o in caso di ristrutturazione o riparazione di installazioni più vecchie. Questi standard impediranno la crescita microbica e ridurranno il rischio di sostanze nocive che penetrano nell’acqua potabile.
Le nuove norme si applicheranno ai materiali e ai prodotti destinati a essere utilizzati in nuovi impianti per l'estrazione, il trattamento, lo stoccaggio o la distribuzione dell'acqua, o per lavori di riparazione, come ad esempio tubi di alimentazione, valvole, pompe, contatori dell'acqua, raccordi e rubinetti . Ciò renderà l’acqua più sicura da bere e ridurrà gli oneri amministrativi per le aziende che producono i materiali e i prodotti pertinenti, nonché per le autorità nazionali.
Fino ad ora c’è stata poca armonizzazione in tutta l’UE e i produttori erano obbligati a richiedere approvazioni diverse in ciascuno Stato membro in cui desideravano vendere i loro prodotti. Le nuove norme semplificheranno inoltre il lavoro di approvazione precedentemente svolto da ciascuna autorità nazionale.
I materiali e i prodotti conformi alle nuove norme UE riceveranno una dichiarazione di conformità UE e una marcatura specifica UE. Il prodotto può quindi essere venduto in tutta l’UE senza alcuna restrizione legata a possibili problemi di salute pubblica o ambientali.
La direttiva sull’acqua potabile è stata rivista nel 2020 e nuove norme sono entrate in vigore in tutta l’UE nel gennaio 2021. La direttiva rivista garantisce un accesso più sicuro all’acqua per tutti gli europei e garantisce gli standard più elevati al mondo per l’acqua potabile, in linea con l’obiettivo dell’inquinamento zero. ambizione annunciata nel Green Deal europeo. Le nuove norme rispondono anche alla prima iniziativa dei cittadini europei di successo, "Right2Water", che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno del miglioramento dell'accesso all'acqua potabile per tutti gli europei.
La Direttiva mira a proteggere la salute dei cittadini dell'UE fissando rigorosi standard di qualità. Gli Stati membri dovevano recepire questa direttiva nelle legislazioni nazionali entro il 12 gennaio 2023. Ma ad oggi sei Stati membri non lo hanno ancora fatto. La Commissione sta lavorando a stretto contatto con questi Stati membri per garantire che le norme siano correttamente riflesse nelle leggi nazionali.
Prossimi passi
A seguito dell'adozione dei tre atti delegati da parte della Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio dispongono ora di due mesi per formulare eventuali obiezioni. In caso contrario, l'atto delegato entra in vigore. Si prevede che tutti e sei gli atti siano pubblicati nella Gazzetta ufficiale dopo questi due mesi.
Sono in corso lavori su ulteriori metodologie e linee guida richieste dalla direttiva sull’acqua potabile, compreso su come misurare le microplastiche e le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nell’acqua potabile.
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_24_350